Per la prima volta in 87 anni il gruppo tedesco potrebbe chiudere una fabbrica. «Sono i primi effetti della transizione ecologica radicale imposta da Bruxelles. L’Europa rischia la desertificazione industriale». Intervista a Paolo Bricco, inviato del Sole 24 Ore
Medici attivisti e anche un po’ sacerdoti green: così li vuole il Regno Unito che arruola i dottori nella lotta al cambiamento climatico (a bordo di ambulanze elettriche)
Porte aperte alle fabbriche di auto elettriche cinesi in Europa, ma solo in cambio di «condivisione della conoscenza». Significato e criticità del Memorandum di cooperazione industriale italo-cinese al di là delle bugie di Conte e compagni
La trovata che ha permesso al presidente francese di sconfiggere la favorita Marine Le Pen, gli errori del Rassemblement national, la sterilità del “metodo consociativo” di Parigi e Berlino. Rassegna ragionata dal web
Il gioco pro Cina del M5s e di parte del mondo cattolico, la crescita dell’area massimalista-peronista anche a Strasburgo, la necessità del “contrappeso” dei conservatori. Rassegna ragionata dal web
Il premier magiaro è passato da oppositore del regime sovietico a fedele alleato di Xi Jinping. Pechino ricopre d'oro Budapest in cambio di «lealtà sui temi geopolitici». Così l'Ungheria diventa un pericolo per Ue e Nato
Ford perde 132 mila dollari per ogni veicolo elettrico venduto. L’esperto Paolo Bricco (Sole 24 Ore) ci aiuta a capire perché. E come gestire una situazione che ha costi per noi e vantaggi per i cinesi
E portare i campioni stranieri a produrre in Italia? Si fa strada un’ardita idea per addolcire una transizione forzata che non piace né all’industria né ai consumatori. Il precedente di Honda
Le buone argomentazioni del ministro Urso, la politica industriale italiana intaccata dalla propaganda “greendealista”, la battaglia in Confindustria. Rassegna ragionata dal web
Se è tornata la Fiat che pretende incentivi e sussidi per non dover chiudere gli stabilimenti italiani è perché il modello Marchionne è stato rottamato. Gli errori strategici di Tavares, il disinteresse industriale degli Elkann, la scommessa sbagliata sull’elettrico