I rappresentanti dei produttori di automobili a Berlino e Parigi sul piede di guerra: la direttiva che impone solo la vendita di auto elettriche nuove dal 2035 causerà «la distruzione industriale» europea senza portare vantaggi all'ambiente. Basta guardare a cosa accade oggi in Cina
Mentre la crisi avanza servirebbe un atteggiamento meno dirigista a livello europeo e nazionale che preveda di accostare politiche di detassazione sull’impresa e sul lavoro all’emissione di nuovo debito. Invece si fa filosofia
«Nulla dimostra che l’addio al motore endotermico abbatterà le emissioni di Co2. Abbiamo lanciato il cuore oltre l’ostacolo, ora verifichiamo che non sia insormontabile». Roberto Zucchetti, docente della Bocconi, mette in fila tutti i problemi della rivoluzione green approvata a Strasburgo
Rassegna ragionata dal web su: la scelta ideologica dell’Ue sull’auto elettrica, la paura dello spread dopo l’aumento dei tassi della Bce e molto altro ancora
L'eurodeputato Massimiliano Salini (Fi-Ppe) spiega perché lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel è «una follia che va bloccata». «Letta e il Pd, sempre più populisti, l'hanno approvato: pensavo avessero a cuore i lavoratori»
Il Parlamento europeo ha approvato lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel a partire dal 2035 in una giornata convulsa dove è successo di tutto. Tra riforme saltate e altre approvate, l’unica certezza è che la sbornia green ci costerà carissima
L’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo commenta lo stop deciso dal Parlamento europeo alla vendita di auto a benzina e diesel a partire dal 2035
I cambiamenti tanto inattesi quanto storici del panorama economico impongono alle aziende di progettare fusioni e acquisizioni per crescere. L’automotive insegna
A quasi un anno dalla presentazione del pacchetto "Fit for 55", che impone di vendere solo auto elettriche dal 2035, la Commissione Europea ammette: «Saranno distrutti 600 mila posti di lavoro». E in più Bruxelles dipenderà dalla Cina. Non è un buon affare
L'ad di Stellantis, Carlos Tavares, torna ad attaccare la politica ambientale suicida dell'Ue: «Le nuove tecnologie elettriche sono il 50 per cento più costose di quelle dei motori termici»