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Nel gennaio del 2010 un terribile terremoto devastò l'isola. Da allora i volontari di Avsi hanno lavorato senza sosta per permettere agli abitanti di tornare il prima possibile a una vita normale. A due anni di distanza sono già sedici le strutture riattivate grazie all'associazione italiana. E non finisce qui.
In un paesaggio che porta ancora le ferite del terremoto di due anni fa, la gente trova il tempo di versare quelle lacrime che finora ha trattenuto. Ma con l'anniversario la ferita si riapre e il dolore riaffiora. Tutto, intorno, parla di distruzione ma anche di una redenzione inaspettata e gratuita. Lettera di un'operatrice Avsi da Port-au-Prince.
Haiti. Egitto. Repubblica democratica del Congo. Kenya, campo profughi di Dadaab. Sono i quattro progetti sostenuti quest’anno dalla campagna Tende di Avsi. Filo conduttore dell’iniziativa: l’educazione. Le immagini e tutte le indicazioni per sostenere il lavoro dell'onlus nei quattro angoli del mondo. Pubblichiamo l'articolo uscito sul numero 50/2011 di Tempi da oggi in edicola
Si terrà il 15 dicembre al Conservatorio di Milano il concerto per raccogliere fondi per l'emergenza nel Corno d'Africa.Alle ore 21 l'orchestra sinfonica diretta dal maestro Fabiano Monica esegue musiche di Liszt, Ravel e Mahler con il violinista Marcello Miramonti. Previste testimonianze dall'Africa
Oggi si può ancora essere certi di qualcosa? Nella terza giornata di Meeting si prova a rispondere a questa domanda con i paradossi di Chesterton, il cambiamento di un teologo anglicano e l'incontro sul titolo del Meeting. Esposito: «La certezza inaugurata da Cristo è l'unico caso in cui una risposta totale e ultima alla domanda dell'uomo non la annulla, semplicemente risolvendola, ma anzi la rimette in moto e l'esalta come la strada propria dell'umano»
Mentre il mondo segue col fiato sospeso l'andamento delle borse, in Somalia la crisi continua senza tregua. Lo stato africano è in enorme difficoltà e gli sciacalli sono in agguato, per togliere ai profughi anche quel po' che gli resta. C'è bisogno di tutto, «soldi in primis, ma anche tende, materassi e non da ultimo personale educativo» spiega a Tempi Leo Capobianco, responsabile della ong Avsi in Kenya