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Con la manovra le pillole anticoncezionali, la pillola del giorno dopo, gli psicofarmaci e i sonniferi potranno essere venduti anche al di fuori delle farmacie? Intorno alla decisione del governo Monti si sta svolgendo un'aspra battaglia, come confermano le due lettere che pubblichiamo: quella di Bersani ai parafarmacisti e quella di 73 pidiellini al premier

Il presidente del Consiglio Mario Monti ha presentato alla Camera la manovra da 30 miliardi lordi contro la crisi: «Le misure si basano su tre principi: rigore, equità, sviluppo. Con questo pacchetto salveremo l'Italia e l'Europa dal baratro». Ma all'uscita del Parlamento Silvio Berlusconi dichiara: «O mettono la fiducia o non sarà approvata»

Monti è un’invenzione astuta e geniale (e solo lievemente pilatesca) per fare quella Grosse Koalition di cui l’Italia ha disperato bisogno e che l’Italia oggi si può permettere solo per le vie indirette. Quindi, buon lavoro. Poi, però, si torni a dare la parola agli elettori. Per ricostruire l’Italia e rifare l’Europa ci vuole un governo e capi politici che abbiano un popolo dietro le loro spalle.

Niente è più necessario per l’ora presente che un governo tecnico nel senso politico del termine “tecnico”, cioè sostenuto con convinzione e senza secondi fini. Per questo sarebbe l’ideale che i partito ci mettessero la faccia e ce la mettessero ai massimi livelli. Dentro Alfano, dentro Bersani, dentro Casini. Perché se la politica fallisce, falliamo tutti. E dopo la politica non c’è il paradiso

Bersani: «Grande coalizione», Prodi: «Un governo tecnico è una sconfitta per la politica», Veltroni: «Urne ora? Follia», Di Pietro: «No a Monti». Sacconi: «No alla guida di un tecnocrate», Formigoni: «Mario Monti? Linea imposta dai fatti», Meloni: «No a governi tecnici», Lupi: «Meglio un governo di unità nazionale»

Berlusconi: «Devo tutelare l'Italia». Alfano: «Voto, ma decida Napolitano». Formigoni: «Governo a tempo». Bersani: «Idv va per funghi». La Cdo: «No elezioni anticipate». Vendola e Cgil per la patrimoniale. Monti: «Più crescita». Cosa hanno detto Fini, Alfano, Bersani, Casini alla presentazione del libro di Lupi
