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Per evitare manovre da 50 miliardi di euro l'anno, l'Italia propone emendamenti al Trattato europeo. Per David Carretta, corrispondente a Bruxelles per Radio Radicale, siamo in ritardo e abbiamo problemi più urgenti: «Ci faranno pressione perché chiediamo un prestito al Fmi, come ha dovuto fare l'Irlanda»

Poiché le lingue sono quasi quante sono i paesi aderenti, un semplice conto mostra che sono necessari quasi 350 traduttori. Di qui un capitolo di spesa folle e lautamente remunerato, come tutti i contratti di Bruxelles. Pubblichiamo la rubrica "intellettuale cura te stesso", che appare sul numero 51/2011 di Tempi da oggi in edicola

Non è bastato l’annuncio delle dimissioni di Silvio Berlusconi, timbrato e controfirmato dal Presidente della Repubblica. Non è bastato l’impegno, timbrato e controfirmato dal Quirinale, di un percorso parlamentare chiaro e rispondente alle richieste dell’Europa. Come si vede, lo spread vola. Comanda lo spread

I leader dell'Unione europea apprezzano il contenuto della lettera portata da Silvio Berlusconi a Bruxelles: licenziamenti, pensioni, dismissioni del patrimonio pubblico le misure che il governo intende prendere per favorire la ripresa. Il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy: «Impressione molto buona»
