Una ex attivista del gruppo che ferma il traffico e imbratta opere d'arte per il clima lo descrive come una setta di fanatici manipolati che parlano di apocalisse senza basi scientifiche né proposte alternative
Greta, l'Onu e gli Articolo 31 ci avevano avvisato, la fine del "nostro" mondo vizioso è vicina. Prepariamoci a espiare trincando smart water, davanti ai mondiali in Arabia Saudita, donando pasti veg ai disobbedienti e facendo ciao ai lupi dalla finestra
Qualche dato per smentire l'ecocatastrofismo che grida all'estinzione della razza umana per i cambiamenti climatici: l'ultima generazione starà meglio di tutte quelle che l'hanno preceduta
A metà del percorso, è chiaro che avere così tanti Sustainable Development Goals è come non averne nessuno. Cominciamo dalle cose importanti: fame e scuola
La giunta di sinistra ha diviso la città inglese in sei zone climatiche per regolare il traffico e impedire la libera circolazione delle auto. Proteste e accuse di "totalitarismo"
Se anche il mondo intero raggiungesse entro il 2030 l’impossibile transizione nei trasporti, le temperature si abbasserebbero di appena 0,0001 gradi. Con costi esorbitanti
Adesso che alcuni di loro vengono invitati nei talk-show è più facile capire cosa c'è nella loro testa: demoni, incubi e isteria da apocalisse climatica imminente. Ecco perché i loro gesti non aiutano neppure a riflettere
Obiettivi irraggiungibili, promesse fumose, soldi che mancano. Speriamo almeno che in Egitto i paesi sviluppati si rifiutino di finanziare la Cina, il più grande emettitore di Co2 al mondo
«Superstar» e «salvatore del pianeta». Il presidente brasiliano che ha disboscato più Amazzonia di Bolsonaro arriva al summit sul clima a bordo del jet di un condannato. Ma i giornali lo trattano come la nuova Greta. Qualche appunto
“L’uomo indifferenziato”, indagine di Michele Silenzi sul nuovo culto universale che mira a cancellare qualunque polemica nel nome della lotta al “dolore”