Dal mondo degli operatori penitenziari un appello al ministro della Giustizia: «Auspichiamo incrementi di organico e un potenziamento delle misure alternative».
La musica irlandese degli Shamrock e l'impegno dei volontari di Incontro e presenza ha reso possibile l'impossibile. Trasformare un cortile carcerario in una festa popolare. Il racconto di Renato Farina
Domani concerto irlandese per i detenuti del penitenziario di Milano. Un'iniziativa possibile grazie all'associazione Incontro e presenza che qui racconta cosa altro fa per chi sta scontando una pena in cella
Intervista a Pietro Marcenaro, senatore Pd e presidente della Commissione diritti umani del Senato: «Il commissario europeo per i diritti umani ci sta chiedendo un atto formale di denuncia».
Si chiamano Shamrock e sabato 7 luglio porteranno i suoni della musica irlandese tra i detenuti del carcere milanese, per regalare a tutti loro un'ora e mezzo d'emozione.
«Ho visto molti detenuti tagliarsi, ferirsi. Che cosa porta a farsi del male? Che cosa porta a farsi o fare del bene?». Ventiquattresima lettera da San Vittore
Don Roberto Davanzo (Caritas Ambrosiana): «Bisogna rendere concreta la strada delle misure alternative, facendosi aiutare dall'associazionismo italiano»
Nel centro di Milano, i detenuti del penitenziario versano in condizione tragiche: caldo torrido, senz'acqua, stipati in celle piccolissime. Stefano Carugo racconta a tempi.it la sua visita alla prigione: «Decongestioniamo la struttura»
«Lo sciopero è contro il sovraffollamento per cui nessuno ha a disposizione per vivere lo spazio necessario per ottenere l'autorizzazione alle porcilaie.
Viviamo in 6 metri quadrati. Si sta in piedi a turno». Diciannovesima lettera
Stavo aspettando il cappellano quando è arrivato un altro detenuto, scortato dai secondini che urlava: «Mia madre sta morendo e questi mi portano dal prete! Che me ne faccio del prete?». Diciottesima lettera da San Vittore