Chiesa
Il 18 aprile scorso è stato pubblicato il documento della Congregazione per la dottrina della fede. Nel testo si fa riferimento all'indagine, promossa dal Papa e durata quattro anni, svolta nei conventi della Leadership Conference of Women Religious: «Le loro posizioni radicalmente femministe sono incompatibili con la fede».

Ieri una delegazione di rappresentanti della Chiesa cattolica, guidata dal presidente della Commissione episcopale turca, l'arcivescovo Ruggero Franceschini, ha chiesto al Parlamento che la Chiesa possa essere riconosciuta persona giuridica, «cosa che non può essere negata a un'istituzione viva e operante nella società come la Chiesa».

Tempi.it intervista monsignor Tomas Holub, segretario generale della Conferenza episcopale ceca: «È giusto che ci ridiano i terreni espropriati durante il comunismo. Nei prossimi anni, lo Stato taglierà gradualmente gli stipendi agli ecclesiastici. Così, in pochi anni, riusciremo a emanciparci completamente».

È il paese più secolarizzato al mondo, l'unico in Europa a non avere ancora un concordato con Roma. Eppure il governo pensava di ridare alla Chiesa i terreni espropriati negli anni del regime comunista, ma la sua caduta improvvisa martedì scorso rimette tutto in discussione. Don Stefano Pasquero, prete missionario a Praga: «Qui ci si è dimenticati della proposta educativa del cattolicesimo».

Amnesty International ha accusato il Papa di «andare a Cuba a sostenere il regime dei fratelli Castro». Non è così. «L'azione di un Pontefice ha significato e conseguenze politiche, ma un Pontefice non si muove come un politico». Basta guardare l'attenzione della gente e i cambiamenti avvenuti sull'isola dalla visita di Giovanni Paolo II.
