Il comunicato dell'Associazione Medicina e Persona sulla sentenza della Corte costituzionale sul suicidio assistito: «Scopo del sistema sanitario è migliorare la salute dei pazienti, non facilitare la loro morte»
Da un lato la Corte Costituzionale non riconosce il diritto a morire, dall'altro estende a dismisura il diritto all'autodeterminazione. Nel nome di una errata concezione di personalismo
Giudizio e opere. Mentre l’Italia cambia volto a colpi di sentenze e ogni sforzo di resistenza politica pare sempre più inutile (vedi il suicidio assistito), sono queste le due dimensioni da coltivare per non perdere la voglia di «immischiarsi del mondo»
Sul suicidio assistito occorre evitare l'errore compiuto con la legge 194, dove l'obiezione di coscienza precluse ai medici obiettori ogni contatto con le donne, e rese i non obiettori dei meri esecutori di aborti
Netta presa di posizione della Federazione dei medici: «Se il suicidio assistito diventa un diritto della collettività, allora sia socialmente e non medicalmente assistito. Il vero problema sono le inadempienze dello Stato sulla palliazione»
Per realizzare il sogno di una “mamma intenzionale” italiana e una “mamma gestazionale” americana i giudici dovranno discutere se scardinare la Costituzione
Un post di Beppe Grillo e una nuova sentenza di "stop alle cure" dimostrano perfettamente che la confusione sul fine vita è destinata solo ad aumentare. Anche grazie alla Corte costituzionale