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Ugo Draetta, docente di diritto dell'Unione Europea alla Cattolica, spiega perché l'Ue ha tradito l'idea dei padri fondatori e come può recuperarla: «Abbiamo l'euro ma manca una politica economica decisa a livello comune. Ci vuole una Federazione europea di quegli Stati che si rifanno agli ideali degli inizi: quelli ricordati dal Papa»

Secondo il professore Luigi Campiglio i trattati sono chiari: non sarà la Bce il prestatore invocato da tutti. E un divorzio monetario metterebbe a rischio l’esistenza stessa della valuta unica. Pubblichiamo l'intervista al prorettore dell'Università Cattolica di Milano che appare sul numero 45 di Tempi in edicola

L'editoriale video di Luigi Amicone, direttore di Tempi, sulla crisi della politica italiana e sulla scelta di affidare a Mario Monti la sua soluzione. «Ci sembra più ragionevole andare subito alle elezioni per ottenere un governo forte il più presto possibile. Però bisogna festeggiare perché, dopo tanto tempo, si torna a guardare tutti al bene comune»

«I cattolici devono essere attenti al ruolo della società : un ruolo privilegiato nei confronti dello Stato. Anzi, lo Stato deve permettere alla società di svilupparsi in un rapporto dialogante. Lo Stato non deve soffocare l’iniziativa libera, ma deve cercare di valorizzarla». Così ha detto il cardinale a tempi.it, a margine di una celebrazione in una parrocchia della Brianza

Il voto sul rendiconto generale evidenzia che Silvio Berlusconi non ha più la maggioranza alla Camera. Ma in un colloquio serale con il capo dello Stato Napolitano, il premier ha deciso l'approvazione di un maxi emendamento, che recepisca le misure caldeggiate dall'Unione Europea, a seguire le dimissioni e un nuovo voto

Spero che Formigoni non si fermi nella sua azione di critica iniziata sui tagli alle autonomie virtuose, e poi estesa a Pdl e governo. Mi auguro che vada avanti senza curarsi di chi alimenta veleni e vendette. Anticipiamo l'articolo di Oscar Giannino che uscirà sul numero 45/2011 di Tempi da giovedì in edicola

Per Sergio Soave, analista di Foglio e Avvenire, il compito primario dell'Italia in questo momento è dare una risposta alle esigenze europee. E Berlusconi ha ancora un ruolo determinante: «Chi credeva che bastasse l’annuncio delle sue dimissioni per calmare i mercati, ha preso un abbaglio e il disastro di queste ore ne è la prova. Non usciremo dalla crisi decapitando il capro espiatorio»

Oggi sul Foglio girotondo di opinioni sulla situazione politica italiana. Tra gli altri interviene anche il direttore di Tempi, Luigi Amicone: «La verità è che Silvio Berlusconi è un piccolo grande Churchill ubriaco e, domani, avesse l'opportunità di calare le carte in tavola, sarà (sarebbe) sobrio per andare avanti fino al 2013». Leggi anche gli altri articoli: Ferrara, Bechis, la tattica di Udc e Pd
