crisi

Rodolfo Casadei
14 Novembre 2011
Secondo il professore Luigi Campiglio i trattati sono chiari: non sarà la Bce il prestatore invocato da tutti. E un divorzio monetario metterebbe a rischio l’esistenza stessa della valuta unica. Pubblichiamo l'intervista al prorettore dell'Università Cattolica di Milano che appare sul numero 45 di Tempi in edicola
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Luigi Amicone
11 Novembre 2011
L'editoriale video di Luigi Amicone, direttore di Tempi, sulla crisi della politica italiana e sulla scelta di affidare a Mario Monti la sua soluzione. «Ci sembra più ragionevole andare subito alle elezioni per ottenere un governo forte il più presto possibile. Però bisogna festeggiare perché, dopo tanto tempo, si torna a guardare tutti al bene comune»
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Massimo Giardina
11 Novembre 2011
«I cattolici devono essere attenti al ruolo della società: un ruolo privilegiato nei confronti dello Stato. Anzi, lo Stato deve permettere alla società di svilupparsi in un rapporto dialogante. Lo Stato non deve soffocare l’iniziativa libera, ma deve cercare di valorizzarla». Così ha detto il cardinale a tempi.it, a margine di una celebrazione in una parrocchia della Brianza
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Redazione
10 Novembre 2011
Il voto sul rendiconto generale evidenzia che Silvio Berlusconi non ha più la maggioranza alla Camera. Ma in un colloquio serale con il capo dello Stato Napolitano, il premier ha deciso l'approvazione di un maxi emendamento, che recepisca le misure caldeggiate dall'Unione Europea, a seguire le dimissioni e un nuovo voto
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Carlo Candiani
10 Novembre 2011
Per Sergio Soave, analista di Foglio e Avvenire, il compito primario dell'Italia in questo momento è dare una risposta alle esigenze europee. E Berlusconi ha ancora un ruolo determinante: «Chi credeva che bastasse l’annuncio delle sue dimissioni per calmare i mercati, ha preso un abbaglio e il disastro di queste ore ne è la prova. Non usciremo dalla crisi decapitando il capro espiatorio»
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Luigi Amicone
09 Novembre 2011
Oggi sul Foglio girotondo di opinioni sulla situazione politica italiana. Tra gli altri interviene anche il direttore di Tempi, Luigi Amicone: «La verità è che Silvio Berlusconi è un piccolo grande Churchill ubriaco e, domani, avesse l'opportunità di calare le carte in tavola, sarà (sarebbe) sobrio per andare avanti fino al 2013». Leggi anche gli altri articoli: Ferrara, Bechis, la tattica di Udc e Pd
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