Una frase polemica del segretario del Pd rivela quale idea abbia della cultura. Un'idea centrata sull’avere anziché sull’essere, sulla quantità anziché sulla qualità
dario franceschini
Non importa quanto si aspetta, ma chi si aspetta, rispondeva Tony Curtis in A qualcuno piace caldo. Vero, se riguarda Marilyn Monroe; un po’ meno, se riguarda una legge per disciplinare il settore dello spettacolo dal vivo che si attende da oltre mezzo secolo (settantuno anni, per la precisione). Fatto sta che ora – finalmente – l’attesa […]
La riforma voluta da Franceschini obbligherà le piattaforme tv e web a trasmettere una certa quota di film e fiction italiane, non va bene. Risposta del direttore
Intervista al critico cinematografico Fabio Melelli: «La riforma può rivelarsi utile, a patto che si punti su qualità e varietà delle produzioni»
Tranquilli, bimbetti, nessuna censura, niente inique sanzioni: qui si tratta soltanto di rimettere un po’ in ordine il vostro parco giochi.
I mercatisti alla vaccinara che crocifiggono Franceschini senza sapere che il cinema americano è il più assistito, monopolista e protezionista del mondo (tolta la Bielorussia, forse) – oh yeah!
Pubblichiamo la rubrica delle “lettere al direttore” contenuta in Tempi n. 25 (vai alla pagina degli abbonamenti). Per scrivere ad Alessandro Giuli: direttore.giuli@tempi.it Caro direttore, ha visto che Alessandro Sallusti sul Giornale le ha rubato il titolo sullo Ius sòla? Alberto Reghini Budrio Caro signor Reghini, le idee sono di chi le incarna e, come […]
Chiacchiere tra i divanetti di Montecitorio dove i deputati si interrogano su legge elettorale e futuro. Le mosse di Berlusconi e quelle di Renzi
Si avvicinano le amministrative e per il Pd «sarà un bagno di sangue». La ritrosia (calcolata) dell’ex segretario a metterci la faccia a Genova e Palermo
Così a Palazzo il "Partito del non voto" sta isolando Matteo Renzi. L’sms del fedele Richetti: fermati, amico mio
