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Il premier Silvio Berlusconi fa il suo dovere: va in Aula, senza l'opposizione, si scusa per l'incidente parlamentare e afferma che resta. Però non è asciutto, non spiazza l'avversario, fa sbadigliare Bossi con l'elenco delle riforme, non parla di Prodi, dell'euro, della speculazione, della spesa sanitaria impazzita e di quella previdenziale folle. L'analisi del direttore del Foglio

Domenico Scilipoti interviene ai microfoni di Radio Tempi subito dopo la fine
del discorso alla Camera di Silvio Berlusconi: «Le opposizioni non erano in aula: sarebbe stato più opportuno che ci fossero. Questo è un grande errore, indica che non vogliono una dialettica politica e un confronto. Anche Fini dovrebbe essere meno di parte»

Silvio Berlusconi parlerà alla Camera alle 11, poi salirà al Colle, e domani si voterà la fiducia al discorso. «Parlerò meno di dieci minuti» ha detto ai suoi. Le opposizioni hanno deciso di disertare l'Aula e di non ascoltare il discorso. Commenta Margherita Boniver: «E' una scelta indecente. Questa decisione è un 'Aventino alle vongole'»

Il nuovo arcivescovo di Milano, Angelo Scola, seduto tra Roberto Formigoni e Giuliano Pisapia, ha parlato a tutti i politici: «Costruire insieme è un dovere del politico, che viene scelto dal popolo sovrano per rappresentare un’istituzione. La sua appartenenza partitica non può che andare in subordine rispetto al ruolo istituzionale». Il video

Gli americani, il chewingum, le desnude di Modigliani, il ’68 e noi. «L’universale che può tenere insieme la nostra società è il bene pratico, sociale assunto come scelta politica di essere insieme». Il testo integrale della conversazione del nuovo cardinale arcivescovo di Milano Angelo Scola con il mondo della comunicazione e della cultura (Museo Diocesano di Porta Ticinese, 29 settembre 2011)

Tanti i cattolici del mondo della politica e della cultura che oggi hanno commentato ai giornali le parole sulla questione morale del cardinale Bagnasco. Il direttore di Tempi: «Critica legittima dal punto di vista della morale cattolica. Ma non trovo una parola che dica che Berlusconi deve essere sfiduciato»

"L'Osservatore preannunciava che avrebbe «incontrato la gente per parlare di Dio». E in un certo senso questo sta facendo il Papa in Germania. Ma al Bundestag ha parlato dell'uomo. Tutto sommato Dio si sa che cosa sia. E' l'uomo che è diventato un clamoroso e qualche volta fosco mistero. Soprattutto per se stesso"

Il piccato discorso di Obama, dopo che Standard & Poor's ha tolto all'economia americana la tripla A, è stato deludente e noioso. Come quello del 3 agosto di Berlusconi. Il premier italiano, però, si è rifatto il 5 agosto parlando di lavoro e liberalizzazioni. Per il bene di tutti si attende che anche Obama si ravveda
