discorso

Redazione
14 Ottobre 2011
Il premier Silvio Berlusconi fa il suo dovere: va in Aula, senza l'opposizione, si scusa per l'incidente parlamentare e afferma che resta. Però non è asciutto, non spiazza l'avversario, fa sbadigliare Bossi con l'elenco delle riforme, non parla di Prodi, dell'euro, della speculazione, della spesa sanitaria impazzita e di quella previdenziale folle. L'analisi del direttore del Foglio
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Roberto Regina
13 Ottobre 2011
Domenico Scilipoti interviene ai microfoni di Radio Tempi subito dopo la fine del discorso alla Camera di Silvio Berlusconi: «Le opposizioni non erano in aula: sarebbe stato più opportuno che ci fossero. Questo è un grande errore, indica che non vogliono una dialettica politica e un confronto. Anche Fini dovrebbe essere meno di parte»
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Redazione
13 Ottobre 2011
Silvio Berlusconi parlerà alla Camera alle 11, poi salirà al Colle, e domani si voterà la fiducia al discorso. «Parlerò meno di dieci minuti» ha detto ai suoi. Le opposizioni hanno deciso di disertare l'Aula e di non ascoltare il discorso. Commenta Margherita Boniver: «E' una scelta indecente. Questa decisione è un 'Aventino alle vongole'»
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Redazione
08 Ottobre 2011
Il nuovo arcivescovo di Milano, Angelo Scola, seduto tra Roberto Formigoni e Giuliano Pisapia, ha parlato a tutti i politici: «Costruire insieme è un dovere del politico, che viene scelto dal popolo sovrano per rappresentare un’istituzione. La sua appartenenza partitica non può che andare in subordine rispetto al ruolo istituzionale». Il video
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Redazione
05 Ottobre 2011
Gli americani, il chewingum, le desnude di Modigliani, il ’68 e noi. «L’universale che può tenere insieme la nostra società è il bene pratico, sociale assunto come scelta politica di essere insieme». Il testo integrale della conversazione del nuovo cardinale arcivescovo di Milano Angelo Scola con il mondo della comunicazione e della cultura (Museo Diocesano di Porta Ticinese, 29 settembre 2011)
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Massimo Giardina
09 Agosto 2011
Il piccato discorso di Obama, dopo che Standard & Poor's ha tolto all'economia americana la tripla A, è stato deludente e noioso. Come quello del 3 agosto di Berlusconi. Il premier italiano, però, si è rifatto il 5 agosto parlando di lavoro e liberalizzazioni. Per il bene di tutti si attende che anche Obama si ravveda
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