Grazie a un intervento del presidente Al Sisi il governo sta legalizzando centinaia di chiese, scatenando l'ira dei fanatici, che per la terza volta in una settimana hanno attaccato i cristiani del villaggio Sultan Basha
Nel sacrario-museo dei martiri copti di Libia sono custodite come reliquie le manette che legavano le mani dei cristiani, mentre venivano sgozzati e quel che resta delle divise color arancione
Un post su Facebook giudicato "blasfemo" dai musulmani ha scatenato l'ira degli estremisti nel villaggio di Menbal. Cristiani locali: «Viviamo nel terrore, i nostri figli piangono, non osiamo uscire di casa»
«C'è un piano infernale per umiliare i copti e l'apparato di sicurezza statale è implicato»: la battaglia di Imad Gad all'interno delle istituzioni e nella società contro Fratelli Musulmani e «reazionari»
Egitto. Accortosi dell'incendio l'imam della vicina moschea ha chiamato i soccorsi con l'altoparlante. Il ringraziamento del vescovo copto ortodosso di Shubra al Khaymah
Nessuna legge nel paese giustifica simili comportamenti, anche se nel 2016 è stata emessa una fatwa che afferma: durante le ore di digiuno «nessuno è libero di mangiare o bere»
È accaduto sabato nel villaggio di Al-Shuqaf (provincia di Beheira), dove gli estremisti islamici vogliono impedire ai copti di avere un luogo di culto.
La chiesa di Al-Our (Minya) è imponente, quasi una cattedrale nel deserto. Il santuario dove sono deposte le reliquie dei copti è adornato da icone realizzate da artisti locali.
I resti dei cristiani ritrovati nell'ottobre del 2017 dovrebbero essere sepolti nella chiesa dedicata ai «martiri della fede e della patria» costruita nel villaggio di Al Our (Minya).