La delegata antidiscriminazione del Comune di Venezia, Camilla Seibezzi, scrive una lettera "filosofico-poetica" al Corriere. Dimenticando di spiegare la sua "riforma" dei moduli per l'iscrizione dei figli all'asilo
Bell'articolo del giornalista di Libero che ragiona sull'assurda proposta bolognese di eliminare i termini padre e madre. A questo punto censuriamo la Bibbia, Shakespeare e Freud
A Palazzo d'Accursio il consigliere del M5S Marco Piazza lancia la proposta per sostituire in toto le parole "uomo" e "donna" dallo Statuto. Bocciato pure dalla sinistra
A Palazzo d'Accursio si sostituisce "padre" e "madre" con il non discriminante "l'altro genitore". E il dibattito si scorda di questioni più urgenti, come le code ai nidi
Nei moduli di iscrizione a scuola scompariranno le diciture "padre e madre" per lasciare spazio a formule che rispettino le coppie omosessuali. Castaldini (Pdl): «L'assessore si occupi di cose serie»
Il comico spiega il suo percorso. Dalla religione intesa come un ferrovecchio all'incontro con un prete "strano". La scuola dei figli, l'importanza degli amici, il moralismo clericale e una domanda a papa Francesco su genitore 1 e 2
Dopo la proposta della veneziana Seibezzi, anche una consigliera bolognese propone di sostituire i termini "padre" e "madre". Per rispondere a un bisogno più ideologico che reale.
L'idea del ministro di sostituire i termini "papà " e "mamma" è una sciocchezza galattica, se non fosse che i governi francese e spagnolo l’hanno resa incredibile realtà .
La proposta di un consigliere veneziano incontra le critiche di diversi politici in Laguna. Ma non quelle del ministro all'Integrazione: «Se rafforza le pari opportunità , sono favorevole»