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            "I Cattolici: via Berlusconi", così la Repubblica titola il quotidiano di oggi raccontando il convegno di Todi, dove si sono riuniti tutti gli esponenti dell'associazionismo cattolico. Il direttore di Avvenire Marco Tarquinio a Tempi.it reagisce: «Ci vuole un di più dentro la politica italiana come qualità di idee e di persone che le incarnino. I cattolici hanno molto da dare». Ma usare tutto questo per dare una spallata al governo è «semplicistico e inaccettabile»        
                    
                 
                                
            Il Manifesto inneggia a scontri "buoni, istruttivi" e parla di "manifestazione storica". La Repubblica riporta tweet secondo cui "della violenza l’unico responsabile è questo governo" e testimoni che sostengono che "anche da parte di chi carica" i black bloc "dovrebbe esserci più prudenza". Infine, afferma l'Unità, è inammissibile che i poliziotti "servano a risolvere in piazza i problemi politici di un governo"        
                    
                 
                                
            Di Pietro rivella all'Unità di essere riformista e liberale. Fini sa bene che non c'è limite a faziosità e indecenza. Il fondatore di Wikipedia fa sapere a Repubblica che ci sarà sempre per difendere i diritti delle persone. Bossi ha sbadigliato nove o dodici volte? Le orazioni dai quotidiani di oggi        
                    
                 
                                
            Perché persone di normale intelligenza come Bersani, Marcegaglia e Camusso fingono di credere alla panzana che anche un guru liberal come Krugman indirettamente smentisce? L'abbiamo capito leggendo la lettera di Susanna Camusso su Repubblica di giovedì scorso, titolata eloquentemente: “Una patrimoniale per rilanciare il paese”        
                    
                 
                                
            Tanti i cattolici del mondo della politica e della cultura che oggi hanno commentato ai giornali le parole sulla questione morale del cardinale Bagnasco. Il direttore di Tempi: «Critica legittima dal punto di vista della morale cattolica. Ma non trovo una parola che dica che Berlusconi deve essere sfiduciato»        
                    
                