Il presidente della Cina ha magnificato la nuova Hong Kong, tutta terrore e repressione. Ecco come il Partito comunista ha azzerato la società civile in soli due anni
Il prelato novantenne è stato incriminato ieri per un capo d'imputazione minore. Ma la Chiesa cattolica di Hong Kong capisce l'antifona e cancella le Messe di commemorazione della strage di Piazza Tienanmen
Il porporato ha ricevuto in visita il vescovo di Hong Kong, Stephen Chow. Il 24 maggio, dopo un'udienza in tribunale, Zen potrebbe essere di nuovo arrestato dal regime comunista cinese che governa la città
L'ex arcivescovo di Hong Kong, 90 anni, è accusato di «collusione con forze straniere» in base alla legge sulla sicurezza nazionale. Da chi lo conosce in città filtra sgomento: «Siamo stupiti e addolorati»
Il dissidente, che partecipò nel 2019 all'incontro di Tempi a Milano, è nella lista insieme ad altri quattro dissidenti della città. Il premio sarebbe un riconoscimento alla lotta di un intero popolo per la libertà e la democrazia
Il regime cinese imbandisce una triste parodia della democrazia: il nome di John Lee, unico candidato, è stato annunciato ancora prima che si candidasse. Non ha un programma e l'ufficio che l'ha dichiarato idoneo fino al giorno prima del voto era presieduto da lui
Alle elezioni di domenica, dove potevano candidarsi solo «patrioti» (cioè uomini del regime), hanno ovviamente vinto i partiti pro establishment. Ma si è recato alle urne solo il 30% degli aventi diritto. Nel 2019 aveva votato il 71%
Non è uno scherzo, ma l'ultima conferma sulla paranoia del Partito comunista. Il governo vuole impedire agli attivisti democratici incarcerati di ricevere «tavolette» dietro le sbarre: «Potrebbero usarle per far accrescere la propria influenza»
Nuovi arresti di attivisti, associazioni civili e sindacati sciolti, libri per bambini sottoposti a censura, leggi assurde, test di patriottismo. E a dicembre arrivano le elezioni più pilotate della storia
La scandalosa serie di soprusi inflitti all’ex colonia britannica dal regime cinese sotto gli occhi del mondo. La città ormai è un lager dove è reato perfino invitare a votare scheda bianca per protesta. Parlano due tra i pochi leader del dissenso non ancora incarcerati