manovra
Ernesto Felli, ordinario di economia politica all'università di Roma Tre, spiega a Tempi.it «che la valorizzazione del patrimonio è l'unica vera strada per ridurre il debito». Cedendo asset tangibili e intangibili si possono ricavare tra i 60 e i 140 miliardi per «aiutare, senza aumentare la spesa corrente, famiglie, singoli e lavoratori per stimolare produzione e consumo»

Il frondista Giorgio Stracquadanio (Pdl) elenca a Tempi.it una serie di riforme e misure per uscire dalla crisi: federalismo, mercato del lavoro, servizi, pensioni. Poi ammette: «Se tutto questo non l'abbiamo fatto e se la manovra non ha strategia è colpa del governo e di Tremonti, che ideologicamente pensa che il sistema non si possa cambiare»

Pietro Ichino del Pd è d'accordo con il governo quando propone di riformare il mercato del lavoro, ma dichiara a Tempi.it che l'articolo 8 è sproporzionato a favore dell'azienda, e lancia il modello scandinavo della flexsecurity: più flessibilità su assunzioni e licenziamenti da una parte, ma dall'altra si garantiscono le medesime tutele per tutti i contratti

Il presidente del Forum delle associazioni familiari a Tempi.it: «Per far ripartire il “sistema Paese” occorre investire sulla famiglia, non si tratta di un intervento assistenziale. Se la famiglia può spendere, ripartono i consumi. E’ un circolo virtuoso che anche l’Europa ci chiede di attivare e le proposte del nostro comunicato vogliono andare proprio in questa direzione»

Oggi si vota la manovra in Senato. Il governo ha imposto la fiducia tra le lamentele dell'opposizione. Schifani: «Occorre coniugare l'ampiezza del dibattito con l'esigenza di tempi celeri per approvare il decreto». Il testo comprenderà l'aumento dell'Iva al 21% e il contributo di solidarietà del 3% per i redditi sopra i 300 mila euro

Giuliano Cazzola, vicepresidente della Commissione Lavoro pubblico e privato della Camera, critica il governo e la Cgil e chiarisce a Tempi.it che cosa significa agire in deroga all'art. 18 dello Statuto dei lavoratori: «Il licenziamento deve sempre essere accompagnato da un giustificato motivo o da una giusta causa, ciò che cambia è la forma della tutela»

Il governo di centrodestra non sta sfruttando l'assist imperdibile dell'Europa, che consiglia di fare le riforme che il centrodestra ha nel suo programma dal '94. L'opposizione, da par suo, non si muove. La crisi è dovuta a uno Stato costoso e sprecone, non ai ricchi, identificati con gli evasori, contro i quali è stata indetta una sinistra caccia all'untore
