manovra

Redazione
12 Luglio 2011
Daniele Bellasio spiega a Tempi perché le borse e le banche europee stanno perdendo così tanto sui mercati: «L'Europa non ha una politica economica unica e si muove con lentezza quando si tratta di risolvere crisi. L'Italia è instabile politicamente. La speculazione un po' c'è ma attacca perché ci sono questi problemi reali»
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Redazione
12 Luglio 2011
Dopo il venerdì nero che ha affossato Piazza Affari e i titoli delle banche, la Consob ha deciso una piccola stretta sulle operazioni allo scoperto degli speculatori che vendono un titolo solo per riacquistarlo poco dopo a minor prezzo. Intanto arriva al Senato la manovra per mettere i conti dello Stato in ordine, collaborazione invocata da tutti gli schieramenti
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Leone Grotti
08 Luglio 2011
L'assessore al Bilancio di Regione Lombardia Romano Colozzi critica la manovra del governo: «I tagli sono necessari ma non possono essere lineari. Il governo poi non ci ha neanche avvisati. Il federalismo prevede il contrario. I tagli sono indiscriminati, non c'è meritocrazia. Le Regioni producono il 16% della spesa pubblica e dovrebbero subire il 16% dell'importo totale dei tagli. E invece è maggiore al 50%. Mentre si azzera il federalismo, non si toccano gli sprechi»
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Redazione
07 Luglio 2011
A Radio Tempi, durante la trasmissione Gli spari sopra condotta da Massimo Giardina e Roberto Regina, il docente della Cattolica Marco Oriani e l'editorialista del Giornale Claudio Borghi commentano la manovra economica varata dal governo. Molto critici su aumento dell'Irap per le banche e l'aumento a scaglioni del bollo sul dossier titoli. Ascolta l'intervista
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Redazione
07 Luglio 2011
Giorgio Napolitano ha emanato il Dl sulla manovra finanziaria. Il ministro dell'Economia Tremonti, presentandola, ha dichiarato: «L'intervento è da 48 miliardi, nel 2014 raggiungeremo il pareggio di bilancio». Ma Formigoni attacca: «Il governo non ci ha incontrato. Abbiamo un'ipotesi di manovra da 45 miliardi che non deprime l'economia. Ci ascoltino»
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Redazione
06 Luglio 2011
Raffaello Vignali, deputato Pdl, spiega a Tempi perché non sarà una sforbiciata a garantire all'economia italiana un futuro: «Il Patto per l'euro impone all'Italia di rientrare nel giro di vent'anni da un rapporto debito/Pil pari al 119% a uno del 60%. Vuol dire manovre finanziarie da 40-50 miliardi di euro all'anno per i prossimi vent'anni». Se è ottima la nuova fiscalità di vantaggio per chi apre imprese ed è sotto ai 35 anni d'età, per Vignali c'è un'unica soluzione: «Privatizzazioni»
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