Lettere a Tempi e risposte del direttore su: l'errore di dare Berlusconi per morto, i riferimenti di chi fa politica in Lombardia, il tempo e i soldi buttati ai vertici ecologici, il futuro di Francia, Germania e Ue
Il governo ha nominato i nuovi componenti del Comitato nazionale di Bioetica. A Milano il consigliere Matteo Forte ha protestato per l'onorificenza al radicale
Il tesoriere della Luca Coscioni è di nuovo indagato per aiuto al suicidio. Assegnandogli la civica benemerenza il Comune ha sbagliato due volte, scrive Matteo Forte. «Troverò il modo per esprimere il dissenso pubblicamente»
Prima il caso dj Fabo, poi quello Trentini, ora quello di Elena. Ogni volta l’esponente radicale alza il tiro al fine di ottenere l’omicidio di Stato per via giudiziaria. Ma le toghe e la politica possono intervenire per fermare il macabro spettacolo
“Liberi fino alla fine?”. Non proprio. Secondo le direttive appena approvate dalla Federazione elvetica dei medici i pazienti non possono pretendere la morte assistita e i curanti sono liberi di rifiutarla. Exit, Lifecircle e Dignitas sul piede di guerra
Il vero menefreghismo dei sani, il diritto al boia, la presunta umanità dell’eutanasia. Il bivio aperto dal marchigiano “costretto a ripiegare” sulla sedazione profonda e dalla preziosa testimonianza di Sylvie Menard
La saggezza discreta di Corinna Schumacher, determinata a difendere con silenzio e nascondimento la dignità di un uomo che «è diverso ma è ancora qui con noi». Anche se non si vede. Forse proprio per questo
La bocciatura del referendum sull'omicidio del consenziente è sacrosanta, ma la stampa sembra non aver capito che c'è differenza tra il quesito proposto dai Radicali e l'eutanasia. Peggio dei giornali, hanno fatto solo i politici
Nessun sogno di "morte dignitosa" si avvera nel testo in discussione alla Camera o coi magheggi dei radicali. Se volete aiutare i fragili chiudete i giornali e aprite il libro di Mantovano
Se il suo sarà «il primo suicidio assistito in Italia», allora il primo suicidio assistito in Italia sarà quello di un disabile, non di un malato terminale. Con tanti saluti alla retorica sull'eutanasia per le vite agli sgoccioli