«Dietro la tragedia umanitaria, c'è l'atteggiamento del paese di Erdogan, che prima ha sostenuto la jihad e ostacolato i curdi, poi ha aperto i campi profughi». Parla Gian Micalessin
La sapienza millenaria della Chiesa insegna: accogliere quanti si può, ma intanto incidere sulla sorgente malvagia di queste migrazioni. Le "soluzioni tecniche" del patriarca siro-cattolico e di papa Francesco
Rispetto anche solo a 5-6 anni fa, molte più persone e famiglie sono costrette a fuggire dai loro paesi perché rischiano la vita per la fede: serve una corsia preferenziale per riconoscere loro rapidamente lo status di rifugiati
La foto terribile del piccolo profugo siriano annegato e raccolto da un poliziotto su una spiaggia turca «racconta cos'è la vita e fa emergere il compito dei genitori». Intervista a Vittoria Maioli Sanese, psicologa della coppia e della famiglia
Così le guerre civili, i maldestri interventi occidentali e il fallimento delle indipendenze post-coloniali hanno trasformato troppi paesi in inferni sulla Terra
«Se si constata che una persona proviene da Mosul, occupata dall'Isis, ed è di fede cristiana, non dovrebbe avere una corsia preferenziale per il riconoscimento del suo status?»
Intervista al ministro degli Esteri della Tunisia, Taieb Baccouche: «I nostri giovani partono per il jihad perché vengono pagati come un segretario di Stato»
La redistribuzione «obbligatoriamente volontaria» di 40 mila migranti è stata ancora rimandata dai Ventotto. Molto criticato il premier inglese per aver parlato di «sciame» di persone: «Non sono insetti»