Abu Mazen ha chiamato Mohamed Morsi dei Fratelli Musulmani "Hosni", come Mubarak, il dittatore deposto dalla rivoluzione. Spiegazione di un lapsus freudiano.
Riportiamo alcuni stralci dell'intervista dell'Unità a Hamdeen Sabahi, uno dei tre leader dell'opposizione egiziana al governo di Mohamed Morsi: «Vogliamo riscrivere la Costituzione».
Intervista all'inviata al Cairo Kristen Chick, che racconta a tempi.it cinque giorni di scontri e proteste contro i Fratelli Musulmani in occasione del secondo anniversario della rivoluzione.
Con Morsi ci sono state più denunce che in 112 anni di storia dell'Egitto. Peggio anche di Mubarak, che nei 30 anni di regime aveva aperto solo quattro casi.
Ieri il presidente dell'Egitto ha incontrato gli Stati Uniti e li ha rassicurati sulla sua tolleranza per ottenere gli aiuti economici di cui ha disperato bisogno.
Queste le parole del predicatore islamico Hesham al-Ashry andate in onda in tutto l'Egitto in prima serata. I giornali protestano: «Questa non è l'Arabia Saudita».
Il Fronte di salvezza nazionale dell'Egitto ha chiesto di annullare la Carta per riscriverla. Per il segretario generale dei Fratelli Musulmani, Mahmoud Hussein, «la richiesta è perseguibile dalla legge».
L'economia dell'Egitto è in ginocchio ma la sharia impedisce ai paesi islamici di emettere bond classici per finanziare l'economia. In Egitto, vietati anche i bond islamici.
L'accusa da cui dovrà difendersi il popolare comico Bassem Youssef è di avere «minato la reputazione» del presidente egiziano Mohamed Morsi durante uno dei suoi show televisivi. Anche un giornale è stato denunciato.