Anche a motivo di un contesto fortemente ostile, il Movimento Popolare qui fu sempre inclusivo, gettando ponti verso altre realtà, tanto cattoliche quanto socialiste e laiche
Un gruppo di amici e l’urgenza di «dire qualcosa alle centinaia di migliaia di persone che trascorrevano le vacanze in Riviera d’estate». E perché c’entra il Movimento Popolare
I frutti molto concreti di un lavoro di aggregazione di cattolici di varie associazioni iniziato con le elezioni amministrative del 1975 allo scopo di sostenere una presenza cristiana significativa nella società riminese
Così nel Riminese il Movimento Popolare accolse con sorprendente efficacia l’invito a impegnarsi nelle elezioni a sostegno della Dc proveniente dalla Cei
La necessità di una ripresa della tradizione del Movimento cattolico come strumento di presenza in una realtà sociale sempre più ostile al cristianesimo. A partire dalla scuola
Liste, gruppi di studio, battaglie, convegni. L’Ufficio Scuola del Movimento Popolare nasceva per dare una presenza unitaria e visibile ai cattolici oltre lo Stato e i retaggi del ’68
Viaggio agli albori di un settimanale che fu legato per molti anni a Mp, pur rimanendo sempre indipendente, destinato a diventare lettura di riferimento per tanti
Quattro candidati con “la Dc del rinnovamento” nel 1976 e uno “strumento originale” per promuovere la democrazia, punzecchiare la sinistra e ricompaginare l’area cattolica in politica
L’articolo sul settimanale della diocesi che annunciava la costituzione del Movimento Popolare nella città romagnola come tentativo di restituire «rilevanza culturale e sociale» ai cattolici
Come nel cuore degli anni di piombo si affermò definitivamente nelle università di Roma l’impostazione di Mp, centrata sulla “risposta ai bisogni” anziché sulla politica