muammar gheddafi

Leone Grotti
31 Agosto 2011
Sergio Bianchi, giornalista ed esperto di Medio Oriente, non pensa, al pari di Frattini e altri politici occidentali, che la Libia diventerà mai laica e democratica: «Gli uomini su cui puntano i nostri politici appartengono alla corrente nazionalista, che però conta meno nella società rispetto ai Fratelli musulmani e ai salafiti»
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Rodolfo Casadei
30 Agosto 2011
Solo 19 Stati su 45 hanno riconosciuto il Consiglio nazionale transitorio di Bengasi. Gli altri paesi africani continuano ad appoggiare Gheddafi, Unione africana compresa. Il raìs libico ha infatti finanziato, offerto sostegno politico e aiutato nel momento del bisogno molti dittatori e paesi africani. Senza contare il timore diffuso che la Libia diventi un'altra Somalia
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Redazione
29 Agosto 2011
L'assalto al bunker del Raìs si è svolto dall'ingresso ovest. Una battaglia durissima. La Nato ha coperto l'avanzata delle milizie sul campo con bombardamenti a tappeto. Quando poi sono riusciti a varcare le mura di cinta, non hanno trovato molti nemici ad accoglierli. Si spara ancora in molte zone di Tripoli
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Redazione
23 Agosto 2011
Nella notte l’irruzione a Tripoli dei ribelli, che ora comanderebbero l’80 per cento della città. Un portavoce dei ribelli invita però alla calma: «Hanno ancora in mano quattro zone della città». Carri armati di Gheddafi sparano in città. I ribelli non sanno dove sia il Colonnello
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Leone Grotti
27 Luglio 2011
Gian Micalessin, inviato del Giornale, critica la guida delle operazioni di guerra da parte dei due paesi: «E' la missione degli errori, non sono neanche capaci di condurre le azioni militari. Ora vogliono limitare i danni ma i ribelli non prenderanno mai Tripoli. Sono divisi e odiati da molte tribù. L'Italia non può fare altro però che restare in guerra»
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Redazione
17 Luglio 2011
Il Gruppo di contatto ha riconosciuto i ribelli del Consiglio nazionale transitorio come «legittima autorità di governo in Libia». Sarà soltanto l'inviato Onu, Abdel-Elah al-Khatib a negoziare un accordo con Tripoli e Bengasi. Gheddafi: irrilevante. I bombardamenti Nato andranno avanti anche per il Ramadan
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Leone Grotti
14 Luglio 2011
Esce un rapporto di Human Rights Watch che denuncia abusi dei ribelli libici in quattro città liberate ai danni di civili. Gian Micalessin, che ha conosciuto i ribelli a Bengasi, non è stupito: «Sono senza controllo, non hanno disciplina né un leader, non rispondono a nessuno. La guerra è diventata una lotta tribale: i ribelli attaccano le città legate a tribù vicine a Gheddafi»
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