Qualche riflessione sull’Università di Austin, nata per reagire alle storture e alle pressioni della cancel culture. È il progressismo ad avere diviso la società, una “fuga” rischia di frammentarla ancora di più
L'articolo di esordio su Repubblica del sociologo sugli ossessionati del linguaggio politicamente corretto manda ai matti la sinistra. Che reagisce come da ossessione di rito
La giornalista che lasciò il New York Times perché illiberale guida la rivolta contro l'ideologia woke che silenzia i dissidenti e non perdona chi sbaglia. «Iniziamo a dire "No"»
Un libro mette alla prova della cancel culture il cinema italiano degli anni d'oro. Che oggi sarebbe definito sessista, omofobo e razzista. Istruzioni per salvarlo a tutti i costi
Benvenuti nel nuovo ordine sociale dove la ragione non serve più ed esiste solo ciò che si “sente”. Ma così tutto diventa un potenziale attentato alle proprie sensazioni. Non può durare
L’imbattibile convenienza del “woke capitalism”, la nuova gallina dalle uova d’oro (o meglio arcobaleno) delle multinazionali. Così qualunque campagna progressista può diventare occasione per fare profitti. Naturalmente nel nome dei diritti delle minoranze
Analisi di una ossessione così «totalizzante» da spingere le aziende a discriminare perfino i clienti in base all’appartenenza ideologica. Intervista al politologo Luigi Curini
L’estro di un attore inclassificabile che sa raccontare i santi nel tinello di casa e la polarizzazione della società attraverso una partita di calcetto