I sensitivity readers dell'editore Harper Collins hanno tolto dai libri della scrittrice britannica le espressioni oggi considerate offensive. Ma un giallista deve essere politicamente scorretto
Parla di neolingua, di gender, di razzismo, di suprematismo bianco, di cancel culture, di soppressione della libertà di parola: grande è la confusione sotto il cielo e soprattutto nelle menti, ed è tutto merito nostro
Nei campus degli Stati Uniti crescono i sistemi di denuncia anonima tra studenti per comportamenti giudicati discriminatori, una prassi in voga nei regimi. Ma ora associazioni e professori cominciano a preoccuparsi. L'ultimo caso a Stanford
Giusta indignazione generale per la «censura assurda» che cala sui libri dello scrittore per ragazzi, ripubblicato senza parole offensive come "grasso" e "doppio mento". Ma non serve sgrassarlo per farlo amare dai bambini
I collaboratori che chiedono in massa al giornale la censura di ogni dubbio sul tema. La reazione inattesa della direzione. L’inquietudine di Andrew Sullivan
In mezzo a una crisi senza precedenti la casa di Topolino continua a puntare su scivolose crociate woke e storie cariche di lezioncine politicamente corrette. Rischiando di rovinarsi il centenario
Sempre più case editrici francesi assumono "sensitivity readers", che setacciano i manoscritti per evitare che urtino la sensibilità dei lettori: «Abbiamo troppa paura»
Flop del portale voluto dall'Università americana in cui si spiegava a prof. e studenti come parlare in modo inclusivo e non "offensivo": «Mette in pericolo il free speech»
Il rapporto di un gruppo di autorevoli accademici mette in fila tutti gli “abusi” culturali della tv di Stato britannica, che è riuscita a dipingere perfino Churchill come un razzista senza cuore
Intervista a Francis Buckley, speechwriter dell’ex presidente: «L’America è arcistufa dell’estremismo “woke” dei democratici. Nel 2024 Biden sarà battuto da qualsiasi candidato del Gop. Tranne Trump»