pomigliano
Da gennaio, Fiat recede «da tutti i contratti applicati nel gruppo e da tutti gli altri contratti e accordi collettivi aziendali e territoriali vigenti». Il modello che sarà applicato, dopo aver ascoltato i sindacati, a tutte le fabbriche della casa automobilistica torinese è quello di Pomigliano, approvato con referendum dai lavoratori. La Fiom rischia di restare fuori

Giuseppe Terracciano, segretario generale Fim-Cisl a Napoli, spiega a Tempi.it a che punto è nelle fabbriche la "rivoluzione" di Marchionne: «Pomigliano era uno stabilimento chiuso. Grazie all’accordo che la Fiom non ha siglato, è in fase di rilancio. Il progetto procede nei tempi concordati: entro dicembre 2011 entreranno in fabbrica 900 lavoratori per realizzare 2500 Panda»
