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Il più grande spettacolo dopo il weekend chiude i battenti con un ascolto record: 14 milioni di telespettatori. Fiorello è il Re Mida della Rai, ma l'esperto di tv Giorgio Simonelli lancia un monito all'azienda di viale Mazzini: «La Rai dovrà far tesoro di questa lezione, recuperando la propria tradizione e smettendola di andare a caccia di format esteri»

«Ha legato almeno tre generazioni di italiani. Ma oggi non credo abbia più senso. I diritti costano troppo. È come comprare uno spezzatino al prezzo del filetto». Ecco i ricordi di Fabrizio Maffei, conduttore di 90° minuto dopo Paolo Valenti. «Eravamo una nazionale e Valenti il nostro commissario tecnico». La Rai deciderà probabilmente di chiudere la trasmissione

“Santoro, 'Testimonierò a Trani, attaccato il castello dell'illegalità'”, “L'ossessione televisiva”, “La sindrome del padrone”, “Se la televisione spegne la vita", etc, etc. Invece le accuse a Berlusconi per abuso di ufficio sono state archiviate nel caso Agcom. Verro, consigliere Rai: «Scontato, peccato arrivi dopo le solite giornalate»

Ernesto Felli, ordinario di economia politica all'università di Roma Tre, spiega a Tempi.it «che la valorizzazione del patrimonio è l'unica vera strada per ridurre il debito». Cedendo asset tangibili e intangibili si possono ricavare tra i 60 e i 140 miliardi per «aiutare, senza aumentare la spesa corrente, famiglie, singoli e lavoratori per stimolare produzione e consumo»

Renato Farina legge per Tempi le notizie più importanti della giornata: «La legge sul fine vita non è ex novo ma serve a limitare i danni di un'indebita invasione di campo della magistratura. L'Idv non aveva una strada concreta a supporto della proposta di abolire le province. Con le intercettazioni Repubblica cerca di demolire la Rai»

Il consigliere Rai Antonio Verro, intervistato dai conduttori de Gli spari sopra, ha spiegato le ragioni della sua astensione nel voto per la conferma dei palinsesti autunnali: «Vorrei evitare di riproporre una Rai in stile Prima Repubblica, in cui ogni canale si identifica con una parte politica. A Rai Tre se non sei di un certo schieramento politico e culturale non entri»

Michele Santoro potrebbe passare a La7 con Fabio Fazio dopo il divorzio con la Rai. Secondo il Fatto quotidiano e ItaliaOggi, Carlo De Benedetti è in procinto di comprare il quarto polo televisivo con i 500 milioni di euro che stanno per arrivargli per via giudiziaria dalla Fininvest di Berlusconi e destabilizzare così gli equilibri del piccolo schermo
