Ambrosoli vuole la “discontinuità” rispetto al patrimonio di buona amministrazione lombardo, Maroni ha un programma in sintonia, continuità e sviluppo col buon governo che abbiamo avuto finora
Si moltiplicano gli appelli di esponenti montiani a votare in Lombardia per Ambrosoli perché il loro candidato Albertini non ha possibilità di vittoria
Lettera a tempi.it del candidato del centrodestra alla Regione Lombardia. «Vi ho spesso sentito ripetere una frase che mi piace molto: “La prima politica è vivere”. Ecco, la mia e vostra Lombardia sarà al servizio di questa “vita”. Questa vita che già c'è».
Dal titolo "A cosa serve la politica? Il popolo, le opere, i suoi bisogni", l'incontro è stato condotto da Amicone e ha lasciato spazio a imprenditori, insegnanti e genitori.
Il suo programma: aumentare il debito, potenziare le aziende pubbliche, tagliare ai privati nella sanità e nella formazione, neutralizzare il buono scuola.
Qual è l’unico voto utile per non consegnare la Lombardia ad Ambrosoli, degnissimo portavoce di potentati in stile senese, fortemente ostili al “più società meno Stato” dei buoni scuola, vita, famiglia, impresa?
«Estendere l’applicazione del Fattore Famiglia» e promuovere il «sostegno alla natalità, alla maternità e alla paternità». E maggiore autonomia fiscale. Ecco cosa vuole Maroni per la Lombardia
Moderato da Luigi Amicone, l'incontro si intitola "A cosa serve la politica? Il popolo, le opere, i suoi bisogni". L'appuntamento è per venerdì 1 febbraio, ore 21,15, Albiate (MB).