rugby
Sabato all'Aviva Stadium l'Italia affronta l'Irlanda. Un buon motivo per ripercorrere una delle maggiori imprese della nostra nazionale. Era una serata piovosa e fredda, eravamo privi dei nostri uomini migliori e più rappresentativi e tutto sembrava mettersi contro di noi. Ad un certo punto, pareva quasi che avremmo potuto accontentarci di un'onorevole sconfitta.

Sonny Bill Williams, campione del mondo di rugby con la Nuova Zelanda, ha deciso d'improvvisarsi pugile: l'altra notte, a Hamilton, ha conquistato il titolo nazionale, sconfiggendo il campione in carica. Ora, però, deve tornare a correre su un prato. I Waikato Chiefs, la sua nuova squadra, hanno bisogno di lui.

Se il rugby è stato inventato da un sacerdote anglicano nel 1823, nel Pacifico hanno cominciato a giocarlo nel 1860. I neri più terribili del continente, gli All Blacks, si sono aggiudicati haka dopo haka, meta dopo meta, i mondiali di rugby 2011, unica competizione vinta dopo quella del 1987, battendo per 8-7 i francesi

Il tecnico degli azzurri Mallett dice che l'Italia si merita un «5», ad ogni modo gli azzurri superano gli Stati Uniti per 27-10, guadagnano il bonus mete grazie a Parisse, Orquera e Castrogiovanni e si preparano alla sfida decisiva di domenica contro l'Irlanda. Dentro o fuori, per accedere ai quarti ed entrare nella storia
