«Ci dirigevamo con la mia bussola. Dove la piana bianca e deserta si toccava con il cielo color lamiera, fissavamo un punto di traguardo. Poteva essere una scarpata, un palo del telegrafo, una qualsiasi sagoma che si distinguesse all’orizzonte. Raggiunto un punto di traguardo ne stabilivamo un altro e così via, per ore, verso ovest. […]        
                    
                