Scuola
Michele Lenoci, preside della Facoltà di Scienze della formazione dell'università Cattolica di Milano, è tra i primi firmatari dell'appello "L'Italia è un paese per vecchi". A Tempi.it spiega perché: «Apprezzo il tentativo del ministro Gelmini, ma se vuole davvero aiutare i giovani deve porre fine alla trentennale stagione dei buoni propositi e modificare le modalità di assunzione»
L'appello "L'Italia è un paese per vecchi" ottiene i primi risultati. In seguito a un incontro sabato con il ministro Gelmini, il vicepresidente Lupi e alcuni firmatari è stato deciso l'aumento dei posti per il Tfa a 13.285 e la determinazione del numero dei posti anche in base all'offerta delle università. Magni (Clds): "Risultato importante"
Negli Usa, le scuole dove ci sono più diplomati, quelle della classe media, sono anche quelle dove gli insegnanti sono pagati di meno, le classi sono più affollate e gli enti pubblici investono meno risorse. Il rapporto di Third Way "Incomplete: How Middle-Class Schools Aren't Making the Grade" sulle falle della scuola americana
Gli studenti stranieri sono passati da 150.000 a 700.000. Situazione difficile soprattutto al Nord. Parla a Tempi.it Mariella Ferrante, presidente di Diesse Lombardia: «Non ci sono solo i musulmani, i sudamericani soprattutto creano problemi. Ecco perché vogliamo libertà di reclutare gli insegnanti: in situazioni difficili, devi avere quelli giusti»
Il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini in un'intervista ad Avvenire risponde all'appello "L'Italia è un paese per vecchi": «Ho la massima comprensione e rispetto per l'angoscia e la preoccupazione espressa dai giovani in questo momento di crisi. Abilitazione e posto di lavoro non devono coincidere. Infatti nel regolamento non vi è alcun automatismo»
Le scuole del Centro-nord vanno meglio di quelle del Sud dove migliorano per livelli di apprendimento gli studenti di Puglia e Abruzzo. Sono i risultati dei test Invalsi 2011, che per il primo anno sono stati effettuati anche sulle classi II delle superiori. Bene l'uso del dizionario, male quello della punteggiatura e dei tempi verbali
Parla Martinez, uno dei due difensori della famiglia: «Preside e maestre sapevano tutto ma non hanno mai parlato ai pm, come si fa a dire che non c'è il reato di falso ideologico? Tutto ciò che è accaduto è stato provato e riprovato, come si fa a dire che non c'è dolo se si dice che il disegno l'ha fatto una bambina sapendo che è stata un'altra?»