Va superato il paradigma kantiano “teoria-pratica-tecnica” che ha portato a credere che per conoscere basti analizzare i problemi, spezzettarli, cambiare loro nome se non ci piacciono. Invece l’Io si coglie in azione, cioè attraverso il senso dei gesti che compie
Stabilizzare l'aumento del fondo introdotto dalla Legge di Bilancio 2021 non è un'elemosina ma un atto dovuto alle famiglie di oltre 15mila ragazzi. Un appello a Draghi
«Guai a chiudere in zona rossa o arancione», dice Sepiacci (Aninsei Confindustria). Che sui 60 milioni "bloccati" per le paritarie chiede: «A che serve un ministro per cui la scuola “ha da passà 'a nuttata”?»
Servivano a riprendere la scuola in sicurezza, eppure, spiega Virginia Kaladich (Fidae) «l'iter per destinare le risorse alle nostre scuole non è partito e non sono state attribuite quelle per la fascia 0-6 anni». Già disponili i 350 milioni destinati alle statali
E se un dirigente scolastico se non riuscisse, per la presenza di irriducibili contrasti nella comunità scolastica, a trovare l’auspicata «soluzione di mediazione e di compromesso»?
Milano, primo giorno di scuola, due quindicenni e una dodicenne si buttano dalla finestra. Si parla di coincidenza, sfide estreme online, stress da pandemia. Ma nulla ci mette tranquilli: se proteggiamo i figli, perché non riusciamo a salvarli?
L'emendamento del leader di Nci al ddl del governo sulla scuola: «Chiudere singoli istituti solo per emergenze, non in base a zone e colori. L'educazione è un bene primario come il pane»
È vero che da mesi c'è l'emergenza Covid, ma da quanti decenni c'è l'emergenza educativa? A inizio anno è bene riprendere coscienza di cosa ci sia in ballo col ritorno sui banchi. Uno spunto di mons. Camisasca