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La società di rating Standard & Poor's ha declassato 34 banche italiane. Il commento del premier Mario Monti è stato lapidario: «È in gran parte un effetto atteso da precedenti decisioni». Non si può dar torto a Monti. Infatti un downgrade avrebbe avuto senso sei mesi fa, quando le banche manifestavano seri problemi di liquidità al limite del credit crunch.

Moody's si allinea dunque a Standard & Poor's, che il 20 settembre scorso ha abbassato, per la prima volta in cinque anni, la valutazione dell'Italia da "A+" ad "A". Moody's, che non rivedeva al ribasso il rating italiano dal maggio 1993, parla di «trend negativo del debito pubblico, dovuto alle incertezze economiche e politiche»
