Un nuovo inizio… Ripartire da un grazie. Un ri-Te Deum. L’inizio non è mai un ripartire da zero. Zero non esiste. Qualcosa è accaduto: siamo stati tratti dal nulla
Nella sfida impossibile coi ragazzi di strada di Yaoundé è facile farsi travolgere dai problemi. Ma è stato uno di loro a dirmi: «Chiamandoti dove ti ha messo, Dio non si era sbagliato»
Gente che si occupa di calcio a distanza e fa trattative che paiono soap opera. Come la moviola in campo: resta un flop intercettatorio anche se pretende di farsi chiamare “Var”
In quindici in famiglia, tra calcoli errati e conti giusti, borse di ginnastica e calcio, gite al mare e in ospedale, non ci è risparmiato nulla della grazia e della fatica di “amare così tanto”
No, non voglio fare la vittima. Ho sbagliato e ho pagato, ma sono tornato e ho vinto. Mi hanno fermato a un centimetro dal sogno. Ma ho scoperto nuovi compagni di cammino
Viviamo in un mondo dove non abbiamo più il coraggio di fidarci di ciò in cui crediamo. Erigiamo templi come nell’antica Delo, dimentichi dell’esempio armeno
Nella mia vita il Mistero si è fatto carne dentro l’amore ma anche dentro il dolore. Ieri psichico, oggi fisico. Ciò che per tutti è una maledizione, è una grazia per chi è stato afferrato da Cristo
La dannazione eterna «è una possibilità reale. Ma neppure per il Traditore sappiamo se è stata più forte la misericordia». Una speranza resiste in mezzo alla violenza e al nichilismo
Poesia di fine anno. «Maria che soccorri i cadenti, sostieni i pendenti rialzi i morenti quando non hanno più vino, non hanno più fiato, non hanno più vita»
Prego per l’uomo che ha ucciso mio padre sul lungomare di Nizza. Non perché io sia forte. Soffro più adesso che in quei giorni. Ma sono certa che «nella Tua volontà è la mia gioia»