Tunisia
Intervista a Samir Khalil Samir, gesuita, docente di storia araba e islamologia all'università di Beirut: «I giovani sono stati spinti alla ribellione dall'urgenza di libertà e di giustizia. I fondamentalisti islamici con il sostegno anche finanziario dell'Arabia Saudita e dei Salafiti hanno preso il sopravvento».
"Sfide culturali e politiche" propone un ciclo di incontri per comprendere cosa è accaduto nei paesi arabi dopo la "Rivoluzione dei gelsomini". Un convegno organizzato da Alfredo Mantovano, che vedrà a confronto il ministro degli Esteri Terzi di Sant'Agata e gli ambasciatori di Tunisia e Libia. E che si concluderà con un "processo" a Gheddafi.
La competizione non ha mai avuto grande seguito né mediatico né di popolo (Mubarak obbligò i militari a presenziare allo stadio). Se per gli appassionati è un'occasione per vedere i propri beniamini, per gli addetti ai lavori è un buon “supermercato” dove annotarsi i nomi di possibili stelle a basso costo. Il problema ce l'hanno gli allenatori europei, cui mancheranno alcuni giocatori.
L'attivista tunisina di Amnesty International Asma Heidi Nairi smonta alla Stampa l'immaginario secondo cui la Primavera araba è stata la «rivoluzione dei social network»: «La rivoluzione l'abbiamo fatta andando in strada, mica stando davanti al pc. Purtroppo in Occidente c'è questa convinzione, ma non è così»