Lo spoglio delle elezioni studentesche ha dato un segnale chiaro: studentesse e studenti premiano chi, slegato da ideologie, partiti e sindacati, opera negli interessi loro e dell’università tutta
Mentre i cattivi maestri soffiano sul fuoco di confusi attivisti filopalestinesi woke, intersezionali e transfemministi convinti che l’islam sia soltanto un esotico approdo intellettuale, gli islamisti radicali se la ridono nell'ombra
Nelle università considerate più "selettive" degli Stati Uniti gli studenti di sinistra si accampano contro Israele e per Hamas e occupano con violenza (ma per Stille su Rep. è tutto normale). Nel Paese si vedono segnali di "risveglio dal risveglio"
L’istituzione in quanto tale non può essere neutrale rispetto a ciò che accade, perché la dimensione politica dell’essere umano è rilevante e gli studenti sono giovani essere umani. Il punto in questione è "il bene"
Autoritarismo linguistico, dogmi secolari e woke, un’opposizione sedicente “rivoluzionaria” del tutto fasulla. «Così il potere cresce un ceto intellettuale acquiescente e conformista», spiega Carlo Lottieri. Ma liberare il palazzo delle idee è possibile
Che cos'è l'università e qual è la sua missione? Riflessioni sullo stato del dibattito pubblico in accademia a partire dal boicottaggio della cooperazione scientifica con Israele partito da Torino
Cosa rende l’uomo "uomo"? Tre giorni di mostre, incontri e musica organizzati dagli studenti del Politecnico e della Statale di Milano, appartenenti al Clu (Comunione e Liberazione Universitari). Il loro racconto
Da Bologna a Roma, il caso del Senato accademico di Torino che stoppa, su richiesta dei collettivi, la collaborazione con gli Atenei israeliani fa scuola. Ma cedere ai jihadisti della sinistra intersezionale e post-coloniale è sempre sbagliato
Dubbi statisticamente motivati intorno all’utilità di un sistema che dilapida il valore della laurea condannando sempre più giovani a cercare fortuna all’estero. O a proseguire gli studi fino a trent’anni
Dopo che un gruppo di studenti ha impedito al direttore Molinari di parlare in pubblico, il giornale del gruppo Gedi chiede di non giustificare i contestatori. La Russa scrive a Rep.: «C’è sempre qualcuno più antifascista di te»