La bibbia liberal s'inventa di raccontare i propri lettori attraverso i titoli cliccati ma punta tutto sull'eliminazione della madre di Harry Potter per scatenare i reazionari. Cancel culture? Macché, "giornalismo indipendente"
Chiusa l’era Merkel, ai popolari farebbero bene ad aprirsi a un dialogo con i conservatori. Questo riporterebbe ordine nel gioco e chiarirebbe che esiste un’alternativa al mainstream progressista
Jennifer Sey, brand president dell'azienda di moda, chiedeva la riapertura delle scuole chiuse per la pandemia in California. È finita ostracizzata dai colleghi e attaccata come razzista. «Ora sono libera»
La paura di offendere dilaga, e da tre anni nessuno è abbastanza puro da mettere a repentaglio la propria carriera per una battuta o un tweet di qualche anno fa. Chi salirà sul palco il 27 marzo? Mistero
Peter Dinklage si scaglia contro il live-action di «una storia fottutamente arretrata su sette nani che vivono in una caverna insieme» e la Disney che fa? Elimina i nani tradizionali, al loro posto «creature magiche»
La lettera di dimissioni dalla University of Toronto del prof. Jordan Peterson: «I miei allievi migliori non possono fare carriera se sono bianchi ed eterosessuali»
Le dimissioni di Tara Henley dall'emittente pubblica canadese CBC, diventata in pochi anni l'ennesimo media che spinge l'agenda radicale. «Ci occupiamo più dei filippini non binari che delle notizie locali»
Il woke sta sbranando l’industria del cinema: la paura di offendere dilaga, non puoi più dire niente e se non sei donna, nero, Lgbt o nativo d’America non lavori più. Lo pensano autori, registi e produttori, ma nessuno osa sfidare il dogma
Lettera aperta sul Figaro sulla censura imposta dalla cancel culture: «Lo spirito comunitarista di questa enclave intellettuale fuori dal mondo vuole dettare legge su tutto»
Realismo, cultura del lavoro e idea di popolo. Spunti per il dibattito sul ruolo di un partito conservatore in Italia. Iniziamo dal porci le domande giuste