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Taiwan, il destino dell’isoletta più grande del mondo

Di Leone Grotti
27 Novembre 2023
Viaggio nella minuscola super potenza tecnologica, oggetto di rivendicazioni sempre più minacciose del regime cinese. Qui nessuno parla più della sua indipendenza. Nella speranza di salvarne la libertà
Dietro la bandiera nazionale, un elicottero Apache partecipa alle esercitazioni anti-invasione delle forze di Taiwan presso la base militare della provincia di Hsinchu, 21 settembre 2023
Dietro la bandiera nazionale, un elicottero Apache partecipa alle esercitazioni anti-invasione delle forze di Taiwan presso la base militare della provincia di Hsinchu, 21 settembre 2023 (foto Ansa)

È paradossale, ma il terreno di scontro più probabile tra le due superpotenze mondiali, Cina e Stati Uniti, è un paese che formalmente non esiste. Taiwan, sede della Repubblica di Cina, è una piccola isola di 23 milioni di abitanti, separata dal Dragone da uno stretto largo 160 chilometri e riconosciuta da appena 13 Stati nel mondo, uno più marginale dell’altro. I suoi rappresentanti non siedono all’Onu, i suoi esperti durante la pandemia non hanno partecipato alle riunioni dell’Oms, i suoi atleti non hanno il diritto di vincere medaglie con i colori della bandiera nazionale. Cercate un volo per Taiwan sui siti di Malpensa o Ita e la destinazione risulterà “inesistente”. Eppure, da questa isola dipende l’economia globale e l’assetto geopolitico del mondo intero.

Xi Jinping già nel 2013 affermava che la «riunificazione» di quella che considera, senza ragioni storiche, una «provincia ribelle» non può essere rimandata «di generazione in gene...

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