Tanti auguri da Nantes con Mamma Natale femminista, luci arcobaleno e cucina mongola

Le bislacche iniziative per la “festa d’inverno” della città guidata dalla socialista Rolland. «Perché nel XXI secolo lo spirito di Natale è multiculturale e lascia lo spazio a tutte le confessioni e non confessioni»

La “Mamma Natale” immaginata dall’artista Virginie Barré per il Comune di Nantes (foto da Facebook)

Parigi. Sembra uno scherzo di qualche sciroccato, e invece si tratta della scelta deliberata del Comune di Nantes, guidato dalla sindaca socialista Johanna Rolland. La città della Loira Atlantica, che ospita la splendida cattedrale dei Santi Pietro e Paolo e il castello dei duchi di Bretagna, sarà da quest’anno teatro di un Natale multiculturale, femminista e politicamente corretto, per non urtare nessuna sensibilità e nessuna confessione, secondo la volontà della giunta goscista.

«Verranno illuminate 35 facciate. Il registro cromatico è lontano dal rosso e verde di Natale […]. Non c’è una logica. Passeremo da un edificio colorato di rosa a una facciata arcobaleno», ha annunciato Amélie Evrard, incaricata della programmazione e della produzione artistica del Van, che sta per Voyage à Nantes, organis...

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