Te Deum laudamus per la Tua protezione e per il cuore di Venezia

Di Luigi Brugnaro
15 Dicembre 2020
Luigi Brugnaro
Luigi Brugnaro ricorda con emozione l’affidamento della sua città alla Madonna della Salute. E i 23 euro più preziosi che abbia mai ricevuto
Luigi Brugnaro affida la città di Venezia alla Madonna della Salute per protezione contro l'emergenza coronavirus (13 marzo 2020)
Luigi Brugnaro affida la città di Venezia alla Madonna della Salute per chiedere protezione contro la pandemia (13 marzo 2020)

Articolo tratto dal numero di dicembre 2020 di Tempi. Questo contenuto è riservato agli abbonati: grazie al tuo abbonamento puoi scegliere se sfogliare la versione digitale del mensile o accedere online ai singoli contenuti del numero.

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Un anno si avvia a conclusione e all’orizzonte ne scorgo già uno nuovo. Se mi voltassi e ripercorressi questi ultimi 12 mesi sentirei sulle spalle tutte le difficoltà, le tribolazioni, le rinunce e i tanti momenti bui che, io e tutta la Città di Venezia, abbiamo dovuto affrontare. Eppure questo 2020 ha portato con sé anche momenti emozionanti che custodirò per sempre nel mio cuore e che voglio raccontare in un sincero Te Deum.

È nei momenti di difficoltà che siamo chiamati a dare il meglio di noi stessi e mai come in quest’anno ho potuto toccare con mano quanta bontà, generosità, disponibilità e riconoscenza ci circonda. Siamo bersagliati da notizie tristi e negative. Eppure, se è vero che “fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce”, è altrettanto vero che sono testimone di quanto sia bello guidare e sentirsi parte di una grande comunità che ha dimostrato di saper reagire alle più incredibili difficoltà. Qui in Comune a Venezia sono circondato da tante persone che lavorano e vivono in una Città tanto bella quanto difficile; è una Città speciale anche nella sua parte organizzativa e proprio in questo abbiamo dovuto imporre un rigido cambio di prospettiva, puntando sul coinvolgimento, sui risultati, sul merito delle persone e delle loro idee. Sia in Comune sia nelle società pubbliche partecipate, stiamo imparando, tutti insieme, il gioco di squadra, la possibilità di lavorare insieme con spirito costruttivo, di sorreggerci e di affrontare le sfide della quotidianità con coraggio e determinazione per essere realmente al servizio di questa comunità.

A settembre i cittadini mi hanno rieletto sindaco al primo turno e io credo che questo sia l’onore più grande e il premio più bello che potevo ricevere per tutte le fatiche e l’impegno profuso in questi anni. Adesso sento ancora più grande la responsabilità di essere nuovamente alla guida di questa comunità. Dopo cinque anni ricevere così tanta stima è stata una vera e propria iniezione di fiducia. Sento tutta la responsabilità di questo risultato e continuerò a lavorare per portare avanti tutti quei progetti di sviluppo per consegnare alle future generazioni, ai bambini di oggi, una città più bella, più pulita, più sicura, più moderna, soprattutto in grado di offrire posti di lavoro e, più in generale, opportunità di crescita economica e sociale.

Un anno comunque, questo, molto faticoso: a febbraio, quando stavamo riemergendo dopo la grande tragedia dell’Acqua Granda del novembre scorso che aveva devastato la Città, è arrivata l’epidemia da Covid-19 che ci ha costretto, tutti, a gestire le varie necessità di una Città molto complessa, in un clima emergenziale di enorme difficoltà.

Ricordo il mio ingresso il 13 marzo scorso, nella basilica della Madonna della Salute. Da poco più di una settimana l’Italia si era chiusa in un lockdown generale. Attraversare la navata da solo e in silenzio, arrivare davanti a quello stesso altare che nei secoli aveva accolto le suppliche di tanti veneziani, rivolgere all’immagine della Vergine la preghiera composta dal patriarca Francesco, e affidare l’intera Città, proprio a Lei che aveva salvato Venezia dalla peste del 1630-1631, è stata un’emozione indescrivibile. In quel momento, come nei secoli avevano fatti i grandi dogi della Serenissima, sentivo che avevamo bisogno della sua speciale protezione.

Venezia sta lottando e stiamo continuando a rimboccarci le maniche. Non abbiamo mai perso la speranza e io certamente non mi tirerò mai indietro. Con tantissimi medici, infermieri, volontari e con tutte persone di buona volontà, siamo ancora in prima linea. Il cuore prima di tutto, perché in questo modo possiamo dimostrare chi siamo davvero e che esempio vogliamo dare ai bambini per affrontare la vita.

Brugnaro telefona in diretta streaming al piccolo Federico che ha appena donato i suoi risparmi per la lotta al Covid (16 aprile 2020)
La telefonata in diretta streaming con il piccolo Federico che ha appena donato i suoi risparmi per la lotta al Covid (16 aprile 2020)

Il dono del piccolo Federico

Quello stesso cuore che mi ha dimostrato il piccolo Federico che ha fatto un gesto che ricorderò per tutta la vita. Era il 16 aprile quando, durante una piccola trasmissione televisiva che mi ero inventato per tener informata la popolazione nel periodo del lockdown, mi arrivò una busta. La aprii in diretta. Dentro c’erano una lettera e 23 euro: Federico mi chiedeva di accettare i suoi risparmi e farli avere ai medici e a tutti i sanitari impegnati ad aiutare tante persone a guarire dal Covid. Leggere quelle parole mi ha dimostrato di quanta generosità e sensibilità siano capaci i ragazzi. L’innocenza con cui Federico si è rivolto a me, ha fatto sì che prendessi in mano il telefono per chiamare la sua mamma, farmelo passare e ringraziarlo pubblicamente a nome di tutti i cittadini di Venezia. Gli abbiamo poi fatto avere un pallone con le firme della sua squadra del cuore: la Reyer.

Per questi momenti bellissimi e per tanti altri che custodisco gelosamente nel mio cuore, voglio innalzare il mio personale Te Deum. Ora guardo al 2021 con fiducia e un pizzico di trepidazione, nella speranza che i desideri e le attese di ciascuno di noi possano trovare compimento, ma soprattutto nella speranza che chi maggiormente ha sofferto in questi mesi possa trovare tranquillità e una nuova ripartenza. Questo nuovo tempo di Natale possa riportare il sorriso sui volti di tutti noi, la serenità nelle nostre famiglie e la rinascita nelle nostre città.

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Luigi Brugnaro, autore di questo articolo, è imprenditore, presidente di Umana Holding e patron della Reyer Basket. È stato rieletto sindaco di Venezia il 21 settembre scorso

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