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Te Deum per avermi fatto incontrare gli amici dopo la mia fuga dall’Ucraina

Di Kateryna Kovalova
07 Gennaio 2023
Nonostante la tremenda circostanza che mi ha costretta ad abbandonare il mio Paese e la mia famiglia, sono contenta. Ringrazio il destino e le persone che mi è capitato di incontrare
Un edificio distrutto dai russi nella regione di Kharkiv, in Ucraina

Sono una studentessa universitaria di 19 anni e sono ucraina, nativa di Kharkiv. C’è una guerra in corso nel mio Paese e non avrei mai pensato che questo orrore sarebbe potuto capitare a me e alla mia famiglia. Mio padre conosceva l’ong Emmaus e, grazie all’aiuto dei suoi responsabili, sono arrivata a venire in Italia. Sono arrivata da sola ed ero molto spaventata.
Posso dire di essere contenta
Per fortuna sono circondata da brave persone: mi ospita in Brianza una famiglia italiana (Lucia, Robert e i loro tre figli) e sono molto grata per tutto quello che hanno fatto per me. Grazie alla mamma di Lucia, che nel tempo libero ha insegnato italiano a me e ad altri ucraini fuggiti dal conflitto, ora parlo fluentemente la vostra lingua. Imparare una nuova lingua è sempre stato un mio desiderio. È una cosa per la quale mi sento portata: anche quando vivevo in Ucraina avevo tentato di imparare il tedesco, ma – allora – mi mancava la motivazione.
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