
Degni di nota
Tienimi da conto Monti di Ferrara sarà il tormentone dell’estate
Si sa, l’arrivo dell’estate porta con sé tormentoni musicali che faranno da colonna sonora alle ore passate sulle spiagge. Molte volte si tratta di motivetti studiati per l’occasione che, come meteore, si dileguano senza lasciare traccia, se non una valanga di soldi dalla Siae nelle tasche di autori&C. Qualcuno ricorderà Valeria Rossi, cantautrice tutta «sole, cuore e amore» o in tempi più recenti Danza Kuduro di Don Omar. Melodie pensate per gli amori estivi o l’acquagym fai da te sulla riviera romagnola.
Alle porte dell’estate 2012 in tanti si chiedono quali brani la faranno da padrone… Allora se Au se te pego sembra già un po’ datata, Addicted to you della bella e sculettante Shakira ha buone possibilità di sfondare. Anche Checco Zalone, dopo qualche mese di silenzio, è apparso sulla rete lanciando il suo ultimo lavoro: La Cacada, brano che rispecchia lo stile di Zalone, semplice, chiaro, a volte rozzo e pesante, ma in grado sempre di far sorridere. Con un ritmo latino abbastanza stereotipato il comico pugliese invita tutti a pagare le tasse e a cambiare stile di vita visti i tempi di crisi.
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Ma la vera sorpresa potrebbe venire da un outsider che con il canto e il ballo non ha nulla a che fare. Parliamo del direttore del Foglio, Giuliano Ferrara, che si è inventato un rap dal titolo Tienimi da conto Monti, lanciato sul canale youtube del quotidiano. Gli elementi per indicare il brano come possibile tormentone estivo ci sono tutti. Messo online nella serata di mercoledì 23 maggio dopo solo un’ora è diventato argomento trend su twitter; dopo ventiquattro ore è stato cliccato da centomila utenti. Un «effetto virus», come lo definisce il coordinatore del sito del Foglio, Piero Vietti; il video, infatti, è stato postato sui maggiori siti dei quotidiani nazionali e in onda sulle frequenze di numerose radio. Per non parlare dei commenti degli utenti. «La cosa grave che ora canterò #tienimidacontomonti tutta la giornata»; «Eminem asfalto»; «Giuliano Ferrara mai così geniale, canta nuovo inno Pdl»; «Dopo #tienimidacontomonti la Grecia ha ufficializzato l’uscita dall’euro».
Non si scopre certo oggi la maestria dell’Elefantino con le parole (il verso «tienimi da conto Monti» ha una grande musicalità e si adatta benissimo allo stile rap), ma Ferrara (in versione rapper con capelli scompigliati e occhiale da sole) ha sorpreso per l’ intonazione e la leggiadra ironia con la quale ha inquadrato il momento politico italiano. Non solo. Ha mostrato un ottimo senso ritmico e un’interpretazione che definiremmo “in stile” con il genere. L’arrangiamento musicale non è memorabile e qualcosa del testo si sarebbe dovuta modificare per inserirla meglio nella musica. Bello anche il montaggio che si amalgama bene con il brano e la scelta di un primo piano fisso sul direttore e dietro un collaboratore che si aggira per la stanza dove si intravedono pile di libri. In molti hanno definito il video trash. Io lo definirei geniale perché, ancora una volta, Ferrara coglie prima degli altri i moti della storia e riesce a inventarsi modalità e contenuti efficaci per giudicarli.
Non mi stupirebbe sentire il Tienimi da conto Monti tra gli ombrelloni di questa estate, magari con annessa coreografia ballata, sotto il sole rovente di agosto, da qualche signore di mezza età, barba e capelli arruffati, occhiale da sole e pure con qualche chiletto di troppo.
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