
Tifosi italiani, siamo uomini o caporali?
La cosa più stupefacente del Mondiale dell’Italia è l’Italia. Non quella che sta qui e che gioca (un po’ asmatica) al football, ma quella che sta là, la penisola, lo stivale, la Nazione. Insomma, compagni e amici, ma il Trapattoni lo scoprite ora? A me sta simpatico, ma alle sue partite, in vent’anni che lo guardo, mi sarò divertito due volte. Anzi, mi viene in mente un Napoli-Inter di una noia abissale. E allora adesso v’infuriate perché abbiamo fatto i pesci bolliti con la Croazia? Eh no, perbacco non ci sto. Giù le mani dal Trap e dalla sua mediocrità. Ne avete fatto un vanto nazionale, l’avete sbattuta in faccia a chi pensava che con Arrigo Sacchi finalmente si potesse giocare un calcio aperto e adesso vi scandalizzate. Magari se battiamo il Messico e arriviamo in fondo sarete lì col bandierone a urlare «Giovanni, Giovanni». Come direbbe Totò siete caporali, non uomini.
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