Torna il tafazzismo della sinistra: il Pd assume la “precaria” Livia Turco e scoppia la polemica interna

Di Marco Margrita
05 Marzo 2013
«Mi vergogno per lei»: questo il commento nel Pd piemontese alla notizia che Livia Turco, dopo decenni da parlamentare, a due anni dalla pensione, è stata assunta dal partito.

Chiamalo, se vuoi, “tafazzismo della sinistra”. Proprio mentre il Movimento 5 stelle costruisce la sua fortuna sulla polemica contro “la casta”, con l’annuncio della rinuncia ai rimborsi elettorali ed i tagli simboli alle indennità, il Partito Democratico assume come funzionaria una ex parlamentare di lungo corso eppure troppo giovane per incassare il vitalizio (con gli interventi del Governo Monti è percepibile solo al compimento del 60esimo anno d’età). Si tratta di Livia Turco, una “ragazza di Berlinguer” a tinte catto-comuniste, con alle spalle un curriculum di tutto rispetto, che comprende anche esperienze ministeriali (Ministro della Solidarietà sociale nei governi Prodi I e D’Alema e poi della Salute dal 2006 al 2008 di nuovo con Prodi a Palazzo Chigi).

ASSUNZIONE. Entrata per la prima volta a Montecitorio, sotto le insegne del Pci, nel 1987. Ha conservato lo scranno parlamentare fino alle ultime elezioni, a cui ha scelto di non ripresentarsi. Originaria della provincia Granda, nata a Cuneo nel 1955, figlia illustre della tradizione comunista sabauda, ancora due anni la separano dalla pensione. Di qui la scelta di assumerla al partito.

«MI VERGOGNO PER LEI». Nel Pd piemontese c’è, però, chi inizia a storcere il naso. «Leggo che Livia Turco dopo decenni da parlamentare viene riassunta dal partito… è una vergogna e spero che possa partire un moto di orgoglio nel partito per impedire questa vergogna… mi vergogno per lei» scrive il consigliere provinciale e sindaco di Sant’Antonino di Susa Antonio Ferrentino in un post su Facebook. Il neosenatore Stefano Esposito, sempre sul social, rincara: «Mi sorprendo che Livia non ci arrivi da sola». Probabile se ne parli alla direzione regionale di questa sera, per stigmatizzare quanto sta avvenendo, se passerà la proposta di mozione del renziano Guido Gozzi.

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3 commenti

  1. giuliano

    ecco le ultime
    Tangenti rosse, la prescrizione salva il Pd sull’affare area Falck di Sesto. Penati è salvo. Il PD si salva sempre e anche con MPS si salverà, poichè i PM che indagano hanno il colore rosso nel cuore e anche i media hanno lo stesso colore, non vedete con quanta solerzia eliminano le notizie MPS ?? scandalo per miliardi di euro e tangenti a gogo con il PD ma dopo 30 giorni non se ne sa piu’ nulla. Qualche buontempone dice anche che Berlusconi ha il potere dei media !!!!!!!!!!!

  2. Andrea

    Se un povero “cristo” perde il lavoro a 50 anni non gli resta che l’accattonaggio, ad un ex parlamentare, gli trovano subito una sedia da scaldare e con uno stipendio frutto del finanziamento pubblico ai partiti!!!!!!!!!!
    Ecco perchè anche a volersi turare il naso la sinistra continua a non essere credibile. Con tutta la buona volontà che ci metto non riesco a fidarmi di chi apparentemente dovrebbe rappresenatre i lavoratori mettendoli tutti sullo stesso piano, ma con i fatti usano il denaro pubblico per mantenere gli apparati di partito.
    Basta con il finanziamento pubblico ai partiti, BASTA, non se ne può più di veder morire di stenti tanta povera gente, piccoli Imprenditori, lavoratori, famiglie, tutti strozzati dalle tasse e da equitalia, e partiti politici che si rifiutano di rinunciare ai loro privilegi.

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