Gli errori di Biden nei confronti dell’Iran, la buona strategia per l’Indo-Pacifico, le scelte difficili sulla guerra in Ucraina in vista delle elezioni. Rassegna ragionata dal web
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden con la sua vice Kamala Harris, candidata dei democratici alle presidenziali del 5 novembre (foto Ansa)
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden con la sua vice Kamala Harris, candidata dei democratici alle presidenziali del 5 novembre (foto Ansa)
Su L’informale David Elber scrive: «Con gli Usa si possono aprire due scenari completamente diversi in base a chi vincerà le prossime elezioni presidenziali il 5 novembre. Nel caso, malaugurato, che vincesse il partito democratico, l’appoggio ad Israele sarebbe limitatissimo. A una fase iniziale di forte opposizione a una azione militare, seguirebbe molto probabilmente un appoggio diplomatico obtorto collo in sede Onu per evitare le condanne più dure che si scatenerebbero al Consiglio di sicurezza. Militarmente non fornirebbero nessun tipo di aiuto rendendo il blitz di Israele molto più difficoltoso. Ben diverso sarebbe lo scenario se vincessero i repubblicani. Con Trump al timone, è auspicabile e più probabile un grande appoggio militare oltre che diplomatico e politico. Con Trump alla presidenza può divenire plausibile un coinvolgimento indi...