Tutti a vedere “Zamora” in compagnia di Simone Fortunato e Tempi

Di Redazione
05 Aprile 2024
Giovedì 11 aprile serata speciale al multisala di Paderno con il film di esordio alla regia di Neri Marcorè ispirato all’omonimo romanzo di Roberto Perrone. È speciale anche il prezzo
Alberto Paradossi in una scena di “Zamora” (foto di Fabrizio De Blasio da Kinoweb.it)
Alberto Paradossi in Zamora (foto di Fabrizio De Blasio da Kinoweb.it)

Tutti al cinema a vedere Zamora giovedì 11 aprile ore 21: il multisala Le Giraffe di Paderno Dugnano (Milano) invita i tempisti a una serata speciale di “Appuntamento al buio”, la rassegna che prevede ogni giovedì un film “a sorpresa” in compagnia del critico Simone Fortunato e votato dal pubblico in sala.

Per una volta dunque la sorpresa si svela in anticipo, e del resto si tratta di un’eccezione ampiamente motivata. Zamora infatti – nelle sale italiane dal 4 aprile – non è solo il film che segna l’esordio alla regia di Neri Marcorè (qui la nostra intervista in occasione dell’uscita), ma è anche il primo film ispirato a un romanzo del grande Roberto Perrone, uno che da queste parti non ha certo bisogno di presentazioni.

L’Appuntamento al buio di giovedì 11 aprile a Le Giraffe con Zamora di Neri Marcorè prevede anche, oltre alla partecipazione extra di Tempi, il prezzo speciale di 5 euro. Proiezione in Sala 1 aperta a tutti fino a esaurimento posti. Si può già prenotare o acquistare biglietti online cliccando qui.

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Sinossi ufficiale del film e galleria foto

Il trentenne Walter Vismara ama condurre una vita ordinata e senza sorprese: ragioniere nell’animo prima ancora che di professione, lavora come contabile in una fabbrichetta di Vigevano. Da un giorno all’altro la fabbrica chiude e il Vismara si ritrova suo malgrado catapultato in un’azienda avveniristica della vitale e operosa Milano, al servizio di un imprenditore moderno e brillante, il cavalier Tosetto. Andrebbe tutto bene se non fosse che costui ha il pallino del folber (il football, secondo un neologismo di Gianni Brera) e obbliga tutti i suoi dipendenti a sfide settimanali scapoli contro ammogliati.

Walter, che considera il calcio uno sport demenziale, si dichiara portiere solo perché è l’unico ruolo che conosce e non sa che da quel momento, per non perdere l’impiego, sarà costretto a partecipare agli allenamenti settimanali, in vista della partita ufficiale del primo maggio. Subisce così lo sfottò dei colleghi; tra questi, l’ingegner Gusperti lo ribattezza sarcasticamente “Zamora”, il fenomenale portiere spagnolo degli anni Trenta. Non solo quel bauscia lo umilia in campo e lo bullizza in azienda, ma tra lui e Ada, la segretaria di cui Walter si innamora, sembra esserci del tenero.

Sentendosi umiliato, tradito da una parte e deriso dall’altra, il ragioniere escogita un piano del tutto originale per vendicarsi, coinvolgendo un ex atleta ormai caduto in disgrazia. Nel calcio, come del resto nella vita, bisogna imparare a buttarsi e anche se perdi, ciò che conta è rialzarsi e ripartire più forti di prima.

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