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Un detenuto da un quarto di secolo racconta la nuova svolta democratica dell’organizzazione penitenziaria italiana. Si esce solo se ci si pente davanti a un giudice (o con una chiamata in correo in carta bollata). Vietato lavorare con un disabile. Vietato fare beneficenza. Vietato
resistere all’omologazione burocratica, cioé alla banalità del male

Le autocelebrazioni della sinistra non bastano a cambiare
i numeri di un’impresa tutta in salita. A un anno dalla moneta
unica tutti gli indicatori, economici, politici e demografici, contestano le dichiarazioni dei leader di belle speranze europee. Per non
parlare della pesante eredità del post-comunismo all’est. Che, come
il conflitto in Kosovo ricorda, ha tutta l’intenzione di gravare
sulle (fragili) spalle del vecchio continente

Un’Europa omologata, più simile all’Impero cinese che a un prodotto della democrazia. L’Unione
Europea così come si sta facendo tradisce le caratteristiche che hanno fatto grande il continente: la libertà e la pluralità all’interno della comune civiltà. E sta producendo una nuova classe dominante consociativa, formata da euroburocrati e grande impresa. Parola dell’ autore del “Direttorio Euro-scettico”.
