
Tutti i costi e le assurdità delle unioni civili

Articolo tratto dal numero di Tempi in edicola (vai alla pagina degli abbonamenti)
Hanno voluto una legge, se la sono scritta e l’hanno fatta approvare con la fiducia, sia alla Camera sia al Senato. Passeranno alla storia come quelli che finalmente, dopo anni e anni di attesa, hanno allargato i diritti familiari alle coppie omosessuali. Oppure, come quelli che hanno combinato un bel pasticcio.
Quella sulle unioni civili è una legge che, a pochi giorni dalla sua approvazione, mostra già tutti i suoi difetti. Al di là di tutte le questioni morali, etiche e religiose – umane sarebbe meglio dire – che Tempi non ha mai sottovalutato, la legge Cirinnà dimostra di creare più problemi di quelli che risolve. Il primo riguarda l’aggravio sui conti dell’Inps: grazie alla legge, infatti, le pensioni di reversibilità sono estese anche alle unioni civili. Non sarebbe un problema se, come previsto dal nostro ordinamento, questa legge avesse l’adeguata copertura finanziaria. Eppure qualche mese fa, visti i conti dell’Inps, il governo aveva paventato l’ipotesi di erogare la pensione di reversibilità in base all’Isee del coniuge sopravvissuto, facendo scattare immediatamente l’allarme e la protesta da parte di chi con quella pensione vive. E ancora, nemmeno venti giorni fa, Tito Boeri, presidente dell’Inps, aveva dato una “bella” notizia ai giovani nati negli anni Ottanta: non andrete in pensione prima dei 75 anni. Perché qualche mese fa per salvare i conti del principale istituto previdenziale si facevano tali annunci se poi i soldi per pagare altre migliaia di persone ci sono? Non vorranno farci pensare che ci sono cittadini di serie A e di serie B?
Il testo delle unioni civili prevede dai 3,7 milioni di euro per il 2016 fino ai 22,7 per il 2025 per un totale, nei prossimi dieci anni, di 130 milioni di euro. Qualcuno aveva già storto il naso quando la legge fu approvata in Senato, ma allora per discuterne non c’era stato nemmeno il tempo di un caffè al bar. Leggendo la relazione tecnica che accompagna le legge sulle unioni civili, si scopre che gran parte di questi 130 milioni di euro è destinata agli sgravi Irpef per il “coniuge” omosessuale a carico. Per le pensioni di reversibilità la cifra stanziata è assai inferiore: si va da 100 mila euro per il 2016 a 6,1 milioni per il 2025, per un totale in dieci anni di soli 25,3 milioni di euro. Ora che la maggioranza canta vittoria, a far suonare il campanello d’allarme non sono i soliti “bigotti medioevali” dell’opposizione, ma una dichiarazione di mister Inps in persona che, probabilmente involontariamente visto che a fargli occupare quella carica è stato proprio questo governo, ha scoperto le carte in tavola: «C’è sicuramente un aggravio di costi per il sistema, ed è inevitabile che ci sia, ma è nell’ordine di qualche centinaio di milioni, quindi sostenibile», ha detto Boeri.
Come qualche centinaio? «Per le “centinaia di milioni” certificate dalla massima autorità nel settore, la legge prevede poco più di 25 milioni di euro. Se fossero anche solo 200 milioni ci sarebbe già un buco di 175 milioni di euro», fa notare Lucio Malan, senatore di Forza Italia, che a Tempi spiega: «A suo tempo avevo depositato presso la commissione bilancio una relazione alternativa a quella del governo in cui stimavo il costo totale di questi matrimoni in 4,5 miliardi di euro nei primi 10 anni, di cui circa 3,7 per le pensioni di reversibilità».
L’enorme discordanza è presto spiegata: «Il mio calcolo si basa sul fatto che attualmente si spendono circa 55 miliardi di euro per la reversibilità. Secondo un’indagine Istat il 6,7 per cento della popolazione ha risposto a un questionario del 2012 dicendo di essere omosessuale/bisessuale, ma solo il 2,4 per cento lo ha dichiarato pubblicamente. Ho calcolato il 6,7 e il 2,4 per cento di 55 miliardi dimostrando che la reversibilità nei prossimi 10 anni ci costerà tra gli 1,32 e i 3,69 miliardi di euro, altro che 25 milioni». Che la copertura di bilancio per questa legge sia manifestamente sottostimata e calcolata in modo incongruente si nota sempre dalla relazione governativa: «Sulle detrazioni per il coniuge a carico si stimano 67 mila unioni civili in dieci anni, a proposito di reversibilità, invece, la cifra scende inspiegabilmente e magicamente a 30 mila. Come mai?», incalza Malan.
Semplici trucchetti
Un altro “errore” macroscopico lo ha fatto notare il senatore del Nuovo centrodestra Maurizio Sacconi: «Le regole di contabilità pubblica richiedono per la spesa previdenziale una proiezione degli oneri ad almeno 10 anni, in quanto devono essere stimati nel momento in cui se ne dispiegano compiutamente gli effetti. Effetti che in questo caso si manifestano quando la nuova platea dei civil-uniti raggiungerà il tasso medio di mortalità. Ed è evidente che considerando solo i prossimi 10 anni, per fortuna, pochi sono i decessi previsti con le conseguenti pochissime prestazioni».
Il trucchetto utilizzato è davvero semplice: «Il governo ha stimato un’età media delle coppie che si “unioncivilano” inferiore ai cinquant’anni. In questo modo ha spostato il peso economico della reversibilità, perché si presume che un 40-50enne viva ormai fino a 80 anni. Quindi il superstite inizierà a ricevere la pensione del compagno non prima del 2045», spiega Malan, che rincara la dose: «La realtà è ben diversa. Ricorda le esultanze dopo la fiducia al Senato? Tutti a festeggiare perché dopo almeno trent’anni di attesa l’Italia si era finalmente dotata di una legge che tutelasse le “migliaia” di coppie omosessuali. Credo però che una persona che aspetta così a lungo difficilmente abbia meno di cinquant’anni. A unirsi nel simil-matrimonio saranno soprattutto coppie sopra i 50 anni e quindi le prestazioni di reversibilità inizieranno ben prima di quanto previsto dal governo. Nel 2014, quando Ignazio Marino aveva trascritto nel registro comunale di Roma le unioni di 16 coppie omosessuali, quante di quelle persone avevano meno di cinquant’anni?».
In attesa dei decreti attuativi
Ma i pasticci non sono ancora finiti. È stato ancora Sacconi a spiegarlo: «L’allargamento imponderabile della platea dei beneficiari determinerà oneri che sono stati ampiamente sottovalutati e che aumenteranno quando la corte costituzionale italiana non potrà che accogliere il ricorso di quanti segnaleranno la disparità di trattamento con le stabili convivenze eterosessuali, magari con figli».
Le nuova legge, effettivamente, si riferisce sia alle unioni civili sia alle cosiddette convivenze di fatto, ma se alle prime concede il diritto alla pensione di reversibilità, alle seconde questo privilegio non è garantito. Esemplifica Malan: «Mario e Maria, insieme da trent’anni, tre figli, che per qualche motivo non si sono sposati, non potranno mai accedere alla pensione di reversibilità. Ma attenzione, non possono nemmeno accedere alla nuova formazione sociale nata con la Cirinnà, perché questa è solo per le coppie omosessuali. Fossero stati Mario e Mario, o Maria e Maria avrebbero potuto costituire un’unione civile in modo da garantirsi tutti i diritti finora garantiti alla famiglia tradizionale». «Dove sta la giustizia in questo caso? Mario e Maria potrebbero benissimo fare ricorso ed è difficile che la Corte non prenda in considerazione le loro legittime richieste».
A quel punto le spese per l’Inps sarebbero ancora maggiori: altro che le previsioni di Boeri. Anzi, altro che le previsioni di Malan. Tanti esempi si potrebbero fare ancora: nel caso in cui un uomo divorzi e costituisca una unione civile, alla sua morte chi riceverà la pensione di reversibilità? Il nuovo partner o l’ex moglie? Oppure, se una persona contrae più di un’unione civile – tanto più che non esiste obbligo di fedeltà e il “divorzio” per queste coppie è molto più semplice e rapido rispetto a un normale matrimonio – come si regoleranno fra loro gli ex partner una volta che il congiunto sarà passato a miglior vita?
A queste domande dovrebbero rispondere i decreti attuativi della legge e se non lo faranno in maniera esplicita sarà ancora una volta la giurisprudenza che dovrà prendere posizione. Possiamo immaginare, comunque, che ex moglie e nuovo partner, per non discriminare nessuno, saranno considerati in modo egualitario e quindi la pensione di reversibilità sarà erogata in modo proporzionale alla durata delle due “diverse” relazioni. Un altro segno, se ancora ce ne fosse bisogno, che equipara il matrimonio all’unione civile.
Null’altro che un simil-matrimonio
Queste sono solo alcune delle problematiche emerse nei primi giorni dopo il voto alla Camera. Ma sarebbero dovute bastare al presidente della Repubblica perché considerasse la possibilità di rimandare la legge al Parlamento. «La Costituzione afferma che una legge per essere approvata debba avere un’adeguata copertura finanziaria. Se questa non c’è, è diritto del presidente, anche senza entrare nel merito del testo, rimandare il tutto alle Camere. La maggior parte delle volte che una legge è stata respinta è perché non c’era una copertura finanziaria sensata», spiega il senatore forzista.
Entrando nel merito del testo, poi, «c’è il grande problema dell’articolo 29 della Carta che prevede la tutela specifica del matrimonio. Possono sforzarsi in ogni modo di farci credere il contrario, ma è evidente che la legge Cirinnà richiama questo articolo della Costituzione. Non si può dire che le unioni civili non siano un matrimonio solo perché non si chiamano così o perché per loro non c’è obbligo di fedeltà. E poi c’è l’articolo 3 che prevede l’uguaglianza di tutti i cittadini: non è rispettata visto che le unioni civili sono dedicate solo a persone omosessuali. Delle due l’una: o è un matrimonio sotto falso nome, e quindi vìola l’articolo 29, oppure è davvero una cosa diversa e quindi non c’è ragione per cui non vi possano accedere le coppie eterosessuali».
La questione dello stralcio della stepchild adoption che una parte della maggioranza ha sbandierato come vittoria è un contentino di poco valore visto che in materia di adozione resta fermo quanto previsto dalla legge. Ancora una volta il Parlamento ha perso l’occasione di fare il suo mestiere, lasciando al giudice il compito di interpretare la norma in base ai casi a lui sottoposti. Melita Cavallo, ex presidente del tribunale dei minori di Roma e capo del dipartimento di giustizia minorile, nel 2015 ha firmato ben 15 sentenze di adozioni da parte di coppie omosessuali. «Questa legge non evita che i giudici diano la possibilità alle coppie omosessuali di adottare», spiega Malan. «In realtà li incoraggia. Queste sentenze ci sono già state anche se le coppie omosessuali non erano legate da nessun vincolo davanti allo Stato. Figuratevi ora che è passata la legge. Perché mai i giudici non dovrebbero continuare a consentire queste adozioni? Soltanto perché rispetto al matrimonio non c’è l’obbligo di fedeltà? Perché il loro stare insieme non si chiama matrimonio ma unione civile? E se questo ragionamento non lo farà un giudice ordinario, lo farà certamente un giudice europeo. A Bruxelles non vanno a vedere se si chiama matrimonio o unione civile, guardano la sostanza, e qui la sostanza è esattamente identica».
Tornando alla questione economica legata alle pensioni di reversibilità, ora che il presidente della Repubblica ha deciso di non rimandare il testo alle Camere, trovare la copertura finanziaria non sarà comunque un grande problema. Si tagliano alcune spese, si aumenta qualche tassa. Un ritorno della legge avrebbe avuto più che altro un sapore simbolico e avrebbe permesso ai due rami del Parlamento di rivedere il testo della legge. «La discussione si sarebbe riaperta. Questo non vuol dire che il Parlamento avrebbe fatto un deciso passo indietro sul ddl Cirinnà, ma sicuramente avrebbe potuto fare qualcosa di meglio», precisa Malan.
Invece la legge entra in vigore così com’è, ed è inevitabile che a rimetterci saranno i cittadini. «L’unica soluzione, se non sarà eliminare la pensione di reversibilità a tutti, sarà quella di diminuire i coefficienti con cui si calcola oggi il contributo dell’Inps», dice Malan. Ma altre proposte stanno arrivando. La prima è quella di Claudio Borghi Aquilini, responsabile economico della Lega Nord: «La pensione di reversibilità è nata nel 1939 come incentivo alla natalità, un’assicurazione alle madri che sceglievano di restare a casa per fare e accudire i figli. Allora – ha detto Borghi a Libero – basterebbe modificare la legge sulla reversibilità prevedendo che il beneficio a tutte le coppie che si uniscono da oggi in poi, in qualsiasi forma, venga concesso solo in presenza di figli. Così si eviterebbero abusi, recuperando anche il senso dello strumento». Una soluzione interessante ma di difficile attuazione perché ci sarebbero da tenere in considerazione un ventaglio infinito di aspetti: se uno ha avuto dei figli e questi sono morti, cosa facciamo? Togliamo la reversibilità anche a loro? E quelle donne che hanno smesso di lavorare per tentare di avere figli ma non ci sono riuscite?
Ottime notizie per le badanti
Finora si è parlato della parte della legge che riguarda le unioni civili. Come detto, una parte del testo è dedicata anche alle convivenze di fatto. Fate attenzione perché qui viene il bello: nella legge, infatti, sono inserite involontariamente delle ottime notizie per le badanti: in sostanza, d’ora in poi le domestiche possono andare a letto serene, senza avere l’ansia che quando il vecchietto che curano amorevolmente morirà, figli, mogli o avidi parenti del defunto le caccino di casa dall’oggi al domani. Non ci crederete, ma è proprio così. Lo spiega bene a Tempi Massimiliano Fiorin, esperto di diritto coniugale e autore di molti testi sull’argomento.
A partire dalla definizione delle convivenze di fatto si possono scorgere non poche incognite: «Sono considerati conviventi di fatto due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, coabitanti e aventi dimora abituale nello stesso comune. E attenzione, questa coppia può essere sia eterosessuale sia omosessuale, per la legge non c’è differenza. A queste convivenze sono state estese alcune delle prerogative riservate fino a ieri ai coniugi: i diritti previsti dall’ordinamento penitenziario; quello di visita in ambito sanitario; la facoltà di designare il partner come rappresentante anche per le decisioni legate alla donazione degli organi. Ma soprattutto i diritti inerenti la casa».
Sposati a loro insaputa
È qui che iniziano i problemi: «In caso di morte di uno dei due partner, infatti, l’altro ha diritto a subentrare nel contratto di locazione, può continuare a vivere in quella abitazione per almeno due anni e fino a cinque, a seconda della durata del loro legame affettivo». Come è possibile? Semplice: basta che la badante abbia la residenza nella stessa abitazione, faccia una richiesta al Comune e dia appuntamento ai vigili urbani per verificare che effettivamente abita lì. «Poi dimostrare di avere un legame affettivo con l’anziano sarà un gioco da ragazzi», spiega Fiorin.
Conferma tutto anche l’avvocato Annamaria Bernardini De Pace che a Libero ha detto che, grazie a questa legge, «ci sarà molta materia anche per gli avvocati perché prevedo ricorsi e congestionamento dei tribunali». A forza di voler disciplinare qualsiasi cosa, si è riusciti a equiparare le convivenze a un matrimonio: «È come se i conviventi di fatto fossero sposati a loro insaputa. Però questo è anticostituzionale: non si può obbligare una coppia che vuole solo convivere ad avere diritti e doveri che non ha chiesto. Lo Stato trasforma i sentimenti in doveri economici, e non è giusto».
Foto Ansa
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78 commenti
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quindi secondo l’articolista sarebbe anche insostenibile per l’INPS se tutte le coppie (etero) di fatto si sposassero regolarmente?
Chissà, magari quelle coppie di uomo e donna fanno dei figli, Mike.
Ah, trollona, qui “mike”, vedo che non hai badato a spese per il tuo nuovo avatar !
Certo, anche il barbuto che mettevi quando ti firmavi “filomena”, non era male.
Mi riscuso di nuovo, ho pure sbagliato a scrivere il nick: la Liliia qui sopra sono sempre io ma quelli di Marte non sanno ancora scrivere correttamente… 🙂
🙂 l’importante è essere in grado di pensare 🙂
Concordo, e anche di agire in conformità ai pensieri. I marziani ce la mettono tutta, chissà i terrestri… 🙂 🙂 🙂
Oh che bel corredino di faccine di Cydonia…
E poi se la piglia se gli dai del poverino.
Io dico che è meglio sorridere un po’ che avercela sempre con qualcuno.
No, dico, Giannino, ti rendi conto con chi interagisci seriamente in tante occasioni ?
Lo capisci cosa intendo quando dico che non si può parlare sul serio con una persona così distu rbata come la trollona ?
Lo vedi che teatrino ha messo su, rubandomi persino le frasi ?
Le ha rubate a me, che le ho rivolte a lei !
Volerle bene, sì, ma parlarci seriamente no : peggio che parlare con una fotocopiatrice.
Cioè, questa signora ( o signore, se preferisci sai che credo si tratti di una signora attempata anaffettiva, ma non importa ) non si rende conto dell’effetto psycho che fa, non ci arriva, non è consapevole , come da letteratura su queste problematiche, ma noi ce l’abbiamo davanti agli occhi e ci vediamo !
O no ?
Invece sono d’accordo di parlarci un po’, di considerarla, di trattarla da persona, perché è una persona, di scherzarci pure, di darle modo di sfoggiare qualche faccina, che deve avere una vita durissima…ma parlarci seriamente, su argomenti che ci stanno a cuore tantissimo, come si fa dopo questo spettacolo che dà di sé ?
Che bello però, della signora attempata anafettiva ancora non me l’avevano dato! Preferivo marziana ma va bene lo stesso. Concordo sul fatto che non si possa parlare seriamente, tanta chiusura mentale non lo consente ma è divertente leggerti, Giovanna, tanto più che pensi di essere al centro dell’universo per cui a me non resterebbe altro che copiarti. Buffo e divertente nello stesso tempo, convincitene pure che a me non disturba. Ma tanta rabbia e supponenza non ti pesano un po’? E sfogarle entrambe facendo uno sport che ti affatichi la mente, tipo pensare prima di scrivere, non potrebbe essere utile? Ma va là che si è fatto tardi, una bella dormita non può che far bene e magari riposa anche lingua e occhi, che lo schermo a volte provoca traumi! Buona notte a tutti.
Lilla, Lilla … non dar da mangiare alla trollona, te ne prego 🙂 , poi va a finire che si sente male 🙂
Trollona la Gio?!?
Cara Susanna, se un troll ti dà del troll, è un complimento !
Mi pare che anche a te sia arrivato questo complimento , poco tempo fa !
Che poi, come te, io uso sempre lo stesso nome, la trollona centinaia e centinaia…ci vuole una bella faccia tosta o, più probabilmente, un problema men tale serio.
E sapessi come mi dispiace vedere il de grado di questa persona, con questi siparietti da de mente che ci propina…c’è una solitudine e un disaggio menta le di cui non ci rendiamo conto e che il web fa venire fuori…ma inutilmente, se queste persone non è possibile aiutarle.
Questa cosa di constatare un problema così grande e non poter fare niente, è dura da accettare, ma poi penso che qualcosa lo posso fare e lo faccio, che nessuno al mondo, solo per il fatto che è stato creato, è totalmente abbandonato.
@Sussana Rolli: SI!
troll
trɔl/
sostantivo maschile
def:
Nel gergo di Internet, utente di una comunità virtuale, solitamente anonimo, che intralcia il normale svolgimento di una discussione inviando messaggi provocatori, irritanti o fuori tema
Pure la definizione di troll hai copiato.
Che tristezza.
Vedi Giovanna?
Basta dargli un pezzettino di corda ed emergono i soliti tic dello schizo-attivista.
Come la storia che chi non vuole che i suini comodi li si spacci per “diritti” lo faccia solo per “odio” verso il prossimo.
Eh sì, perchè è per odio che agisce la mammina fake che fa no-no col ditino ai figlioletti fake che rivendicano il diritto di farsi le pere in cameretta…
Che noia.
Non ho capito a cosa ti riferisci, Giannino, e non fa niente, ma di sicuro la presenza assillante della trollona è una fonte di noia tremenda , mai un discorso originale, mai uno spunto interessante, sempre la solita pappa copiata ovunque e ripetuta all’infinito, sempre gli stessi teatrini pe nosi tra i suoi horrror-nick.
Riprendendo il discorso di Socci, è vero quello che dici, ma proprio perché la Verità è una ricordati di distinguere il Papa dai suoi fan abusivi, mentre mi sembra che tu, Susanna e Socci li sovrapponiate volentieri, a detrimento proprio della verità e della Verità che è Cristo (e che lo ha eletto).
Il nocciolo del problema è quello che rileva Messori. Questo papa è un po’ troppo facile da fraintendere rispetto ad altri.
E se Eugenio Scalfari diventa devoto e Antonio Socci diventa eresiarca, io se permetti qualche domandina me la pongo, anche senza diventare per forza sedevacantista.
Comunque non c’è da sgomentarsi, quando sarà il momento arriverà il Grande Capo e metterà tutto a posto.
Ma per piacere! Come si fa a voler far passare la bugia che agli omosesessuali siano stati dati più diritti che alle coppie di fatto etero? Si dica la verità una volta x tutte: le coppie etero hanno la facoltà di scelta, se vogliono tutti i diritti non hanno che da sposarsi (prima scelta), se non si sposano e scelgono di convivere (seconda scelta) avranno qualche diritto ma non tutti ed il tutto dipende dalla loro libera scelta. Le coppie omosessuali invece non possono scegliere di sposarsi, ben venga quindi che siano loro concessi i diritti con le unioni civili, ed era ora! Ma da quando estendere dei diritti non è buona cosa? Ma da quando si vogliono raccogliere firme x una proposta di referendum per togliere dei diritti appena e con fatica acquisiti? Non mi pare che con questi discorsi si dia segno di progresso e civiltà, piuttosto sembra che si voglia sempre e solo coltivare il proprio orticello e guai se qualcuno in più finalmente riesce a farsene uno proprio lì accanto, potrebbero crescere erbe grame! Io sono etero, regarmente sposata e madre di due figli ventenni: voglio che i miei figli crescano con la mente ed il cuore aperto, nella comprensione e nell’empatia x il prossimo, qualunque ne sia la razza, la religione o l’orientamento sessuale e che sempre combattano perché tutti possano avere uguali diritti, non solo uguali doveri! D’altra parte la storia ci insegna che laddove i diritti vengono negati, soprattutto quelli civili, peggio si vive e più le persone sono arrabbiate ed il seme dell’incomprensione e della violenza cresce. Non è questo ciò che dobbiamo augurarci per i nostri figli, quindi apriamo la mente ed cuore agli altri, non ne può venire che del bene.
Bel nick, trollona, qui “lilla”, più allegro del solito, ma di certo non nei soliti, tristissimi e noiosissimi e ripetutissimi contenuti.
Ci manca solo che scrivi che siamo rimasti in pochi e i tuoi ritornelli li hai messi tutti.
Ma cercare un aiuto qualificato, trollona, perché lo escludi ?
E sai benissimo che non scherzo, lo sai bene.
( per i prossimi trollaggi, ricordati , come ti ho già detto mille volte, che una donna reale non si presenterebbe mai come “etero “, anche se non frequenti persone in carne e ossa da decenni, fidati : si è uomini o donne)
Sono un po’ spezzettata per la stanchezza, ma lo stesso ti volevo dire , trollona, che ho notato che hai riportato le frasi come quelle sulla mente e il cuore , o quelle sul futuro dei nostri figli ,che io ti ho rivolto spesso qui : a modo tuo hai una certa propensione, una certa capacità imitativa, una attitudine ad assumere stili e contenuti altrui, sebbene il tutto suoni sempre falso e artefatto, come se svilissi ogni concetto.
Mah, anche se hai questa capacità, dovuta a lunghi anni di trollaggio, comunque io non capisco che divertimento ci sia a scimmiottare il prossimo, forse non hai scelta, vivendo in un sottovuoto di sentimenti e idee.
Veramente è la prima volta che capito su questo sito ed è stato x puro caso in quanto ho letto l’articolo e visto che mi è piaciuto poco ho provato a commentare senza neanche aver letto gli altri commenti, così per dire la mia… Quindi mettiti il cuore in pace che i contenuti altrui neanche li conoscevo. Il “trollona” poi non è neanche divertente né tanto meno simpatico, non è che a svilire sei tu, non solo i contenuti ma anche le persone che non condividono le tue idee? Comunque non è un problema, chi ha la mente chiusa è naturale che abbia anche la bocca, o in questi caso la prosa, parecchio aperta! Vado a lavorare e chissà che allo sportello dello Stato Civile della mia città non si presenti una coppia omosessuale alla quale finalmente posso dire che si, fra poco il Sindaco potrà far di loro delle persone oneste, benché di uguale sesso! Penserò anche a te quando vedrò la loro meritata soddisfazione. Buon lavoro a tutti.
Buon lavoro Lilla, ma per il futuro evita di dar da mangiare alla vera trollona di questo sito 🙂 🙂 🙂
Detto da te è un complimento.
Detto da me è semplicemente una costatazione
Massì, buon lavoooro “lilla”.
Poverino come sei messo male.
Ma che problemi avete? Manie di persecuzione? Io non sono nessun altro che io, nessun nick fasullo nè tanto meno tanti nick diversi e, Giannino, non sono poverino, caso mai poverina! Quanto a messa male, è sempre tutta una questione di opinioni, la tua rispettabile quanto la mia, benchè la tua un po’ più offensiva, ma tant’è….
Nino, hai ragione, a volte è meglio l’indifferenza 🙂
Giovanna, direi che dovresti farti meno problemi in ordine ai nick, potrebbe essere che nick diversi corrispondano davvero a persone diverse, ti è mai venuto in mente?
Mania di persecuzione ce l’avrai tu, visto che io avevo risposto a Nino, quello lì che viene da Marte come te.
Mi scuso allora, Giannino, visto che l’hai scritto sotto il buon lavoro credevo fosse rivolto a me. Bello però venire da Marte, mica è cosa da tutti… 🙂
Su tutti i giornali si è dato risalto al fatto che Mattarella il giorno del suo insediamento ha fatto portare nell’ufficio presidenziale un inginocchiatoio. Nessuno ha però notato che lo ha fatto mettere sotto la foto di Renzi.
Questa dell’inginocchiatoio non l’avevo sentita finora, e mi ha incuriosito.
Ho visto che anche altri siti lo riportano.
Se risultasse il vero…..be’….mi ricorda i vecchi DC degli anni 60, arraffoni e avidi a più non posso, tanto da ridurre la DC ad un ricettacolo di malaffare dopo che era partita tanto bene con Sturzo-De Gasperi, o ai sinistri DC da compromesso storico…..boni quelli, li raccomando. Per smantellare le fondamenta di una nazione e interpretare la religione cristiana sono funzionalmente ad un certa politica, erano specializzati.
Prima vi battete con le unghie e con i denti affinchè le unioni tra omosessuali non vengano parificate al matrimonio, che è e deve restare SOLO tra etero.. e poi vi scandalizzate se viene creato un istituto giuridico ad hoc per le coppie omosessuali?? La maggior parte dei problemi che (effettivamente) sorgono da questa legge dipendono proprio dal non aver voluto parificare una coppia omo a una coppia etero. La soluzione a tutti questi problemi sarebbe il matrimonio egualitario, ma siete i primi a non volerlo.. di che vi lamentate allora? Visto che non vi sta bene niente, perchè non proponete soluzioni alternative invece di lagnarvi sempre e comunque?
Per Elisa : gne gne gne.
Ma che sei , all’asilo ?
Certo che hai un curioso modo di rapportarti, direi piuttosto infantile.
Escono articoli su articoli qui su questi temi, approfonditi, con contributi di giornalisti, vescovi, giudici, politici , e te ne esci con questa domanda insulsa ?
Ma hai mai provato veramente a leggere gli articoli di Tempi sul tema o , come al solito, lanci il sasso e poi te la dai a gambe , dimostrando che delle risposte non te ne può importare di meno ?
Dai, su, leggi, studia, almeno informati, prima di intervenire a capocchia ogni volta, che noi si avrebbe una vita.
Oppure, nel caso improbabile che avessi letto gli articoli con onestà intellettuale, proprio appartieni a quel tota litarismo che non ammette che alcuno la possa pensare diversamente dal pensiero corrente al potere, che uno proprio non può nemmeno tentare di non uniformarsi al potente del momento.
La domanda sarà anche insulsa..ma non mi hai risposto..! Se non va bene il matrimonio egualitario, ma d’altra parte le unioni civili creano disuguaglianze, che fare? Proponete! Gli articoli li leggo, e mi sembra che a “lanciare la pietra” per poi lavarsene le mani siate proprio voi di Tempi.. fondamentalmente, cosa volete? Avete voluto una legge che non parlasse di matrimonio e senza adozioni e vi lamentate che ne sia uscita una legge incerta e confusa.. siete incontentabili!
gne gne
E non ci va bene lo schiavismo e non ci va bene la compravendita di esseri umani e non ci va bene lo sfruttamento delle donne e non ci va bene uccidere bambini nel ventre materno, nemmeno dal primo istante di vita, e non ci va bene eliminare gli anziani e i malati e non ci va bene la poligamia, non ci vanno bene tante cose e, pure non ci va bene privare il figlio del diritto di crescere coi genitori e non ci va bene che le persone omosessuali siano strumentalizzate e non ci va nemmeno bene che siano riconosciute le unioni tra due uomini o tra due donne : è chiaro ?
In compenso ci va bene il sostegno ai deboli, ai poveri e ai piccoli, ci va bene riconoscere che il matrimonio è tra uomo e donna, ci va bene che i figli crescano con la loro mamma e il loro papà e che le persone omosessuali siano accolte nella loro ferita.
Ma ci scommetto che non ti basta, no, tu vuoi proprio azzerare le posizioni non conformi al pensiero unico, non conformi al potere del momento.
Ma cosa dici.. hai mescolato aborto, eutanasia, poligamia, e l’articolo parla di tutt’altro (si parla di reversibilità, di costi sociali, di convivenze di fatto), e il mio commento si riferiva a tutt’altro. Come al solito, mi confermi che parlare con te è una gran perdita di tempo.. sei tu quella che deve leggere gli articoli e provare a rispondere in modo coerente. Buona serata Giovanna..
Ah, pensa per le tue di ferite, gli omosessuali stanno tanto bene così e non hanno bisogno di nessuno che li compatisca e che li “accogla”.
Mi dispiace, Elisa , inutile spiegare il parallelo con la tua domanda ” se non va bene il matrimonio egualitario , cosa va bene ? “: se non ci arrivi, non ci arrivi.
Ma quanto sei gretta e di mente chiusa, però.
O magari frettolosa e sommaria : ti piace tanto fare predicozzi al prossimo, ma non altrettanto ascoltare, impegnarti in qualcosa che non hai previsto.
Eppure, un imprevisto è la nostra sola speranza.
E tutti abbiamo bisogno di essere accolti, anche tu.
Certo, accogliere un’arrogante come te non è facile, ma ci si può riuscire constatando che tutta la tua boria è solo il segno di una debolezza, di una ferita, appunto, e che anche tu desideri quello che desidero io.
Buona notte, Elisa.
La legge non doveva esistere, tutto è contemplato nel codice civile, mi dicono: eventuali lacune riscontrate in esso le si sarebbero dovute colmare nel codice stesso….(Com’è grammaticalmente ‘sta frase? Ok?)
Beh, la soluzione proposta c’era e si chiamava Testo Unico delle Convivenze, una legge che raccoglieva tutti i diritti già sin d’ora in possesso dei conviventi, ovviamente scartata dai sostenitori del Cirinnà.
Michele quali sarebbero questi diritti di cui erano già in possesso? Potevano partecipare all’eredità come legittimari? Avevano diritto alla reversibilità in caso di decesso del partner? Potevano prendere decisioni in caso di incoscienza del partner per quanto riguarda il trattamento sanitario? In poche parole, due omosessuali prima di questa legge erano considerati una COPPIA davanti alla legge?? Perchè se è così abbiamo tutti perso tempo!
Cara Elisa, la posizione di Tempi è sempre stata quella che la coppia omosessuale, in quanto coppia, non esiste e quindi non ha diritti che le derivano dall’essere coppia, mentre una coppia eterosessuale ha dei diritti aggiuntivi, e questo a prescindere che faccia (o sia in grado di fare) dei figli. Anche se questa NON è l’opinione di tutti gli stati dell’europa occidentale e di buona parte delle nazioni del continente americano oltre che di nuova zelanda e sud africa che infatti hanno tutti riconosciuto i diritti delle coppie omosessuali in quanto coppie.
Secondo loro le coppie omosessuali dovrebbero starsene buone in un angoletto e ringraziare per essere tollerate. Ma senza far rumore, senza chiedere di essere formalmente riconosciute dallo stato, ma soprattutto senza togliere alle coppie etero i loro privilegi
Cara trollona, qui “untuoso nino” ( versione della trollona che ha i figli che un anno vanno all’asilo e l’anno dopo a lavorare ) vedo che tanto trollare ha dato i suoi frutti…quasi quasi hai capito qualcosa a forza di presidiare il sito !
Vedi che ardire abbiamo: considerare che una coppia formata da un uomo e una donna è diversa da una coppia formata da due donne o da due uomini, per qualche piccolissimo e ininfluente particolare, che a forza di gender nelle scuole e a forza di dollaroni si tenterà di abbattere e della dignità delle persone omosessuali e dei nostri figli e delle donne e degli uomini chissene.
Accipicchia, però, Elisa, farsi dare i punti dalla trollona, qui “untuoso nino”, ma in contemporanea in questo periodo anche caterina-daniele-bob-fabrizio-carla marini-dudu-mario-maria-paolab ecc ecc…rendiamoci conto.
Ah … Elisa … dimenticavo: non dar da mangiare a alla trollona 🙂
“Sposati a loro insaputa
È qui che iniziano i problemi: «In caso di morte di uno dei due partner, infatti, l’altro ha diritto a subentrare nel contratto di locazione, può continuare a vivere in quella abitazione per almeno due anni e fino a cinque, a seconda della durata del loro legame affettivo». Come è possibile? Semplice: basta che la badante abbia la residenza nella stessa abitazione, faccia una richiesta al Comune e dia appuntamento ai vigili urbani per verificare che effettivamente abita lì. «Poi dimostrare di avere un legame affettivo con l’anziano sarà un gioco da ragazzi», spiega Fiorin”
In realtà non è proprio così, non basta avere la stessa residenza, ma bisogna essere nello stesso stato di famiglia. Due persone che coabitano hanno la stessa residenza ma due stati di famiglia distinti, due persone che convivono possono scegliere di registrarsi nello stesso stato di famiglia e a quel punto attestano la esistenza di un legame affettivo. Nel primo caso costituiscono 2 famiglie, nel secondo caso una!
Trolllona, qui nino-trizio, come va stamattina ?
Su quanti siti e con quanti nomi hai intenzione di trollare ?
Eh, ma èuna roba divertente, ma di un divertente…che poveraccia.
il tizio che dice di non aver giurato sul vangelo, dovrebbe saper che uno dei requisiti di una legge è avere una adeguata copertura finanziaria. ma lui è scaltro come un lupetto.
E intanto Mattarella, tomo-tomo cacchio-cacchio, approfittando della confusione mediatica dovuta alle esequie di Pannella, ha firmato questo obbrobrio giuridico senza fare “pè”.
Quando suoi predecessori si son fatti in quattro per stoppare altri provvedimenti magari graditi al popolo, ma sgraditi a lor signori.
Così ha avuto ragione chi profetizzava col triplete “cattolico” Bergoglio Renzi Mattarella sarebbe stato fatto passare di tutto di più.
Caro Giannino, mi sembra ingeneroso, da parte tua, accumunare il Papa a Renzi e Mattarella, oltre che scorretto e ingiusto.
Secondo me, leggere Socci fa male.
Che Mattarella sia presidente della repubblica è un fatto
Che Renzi sia presidente del consiglio è un altro fatto.
Che Bergoglio sia papa, idem con patate.
Non sono io ad essere ingeneroso, è la realtà che lo è.
Poi magari, già che ci sei, domandati se quando Wojtyła parlava di Misericordia, la gente capiva quello che capisce quando ne parla Bergoglio.
Mi sembrano polemiche inutili, Giannino .
Poi, chiamare il papa ” Bergoglio” è brutto, abbia pazienza , anche se di cognome fa Bergoglio.
Magari la penso come te su tante faccende affini, caro Giannino, ma ci vuole un attimo a trovarsi di là ed io non lo voglio, come credo non lo voglia neanche tu.
Scusa, più di questo non credo di dire.
Se chiamare i papi col nome con il quale sono stati battezzati è “brutto”, di aver fatto una simile sconcezza me ne scuso volentieri.
Ma di Wojtila, anzi di san Giovanni Paolo II e il suo modo di comunicare sul peccato e sulla Misericordia, tu che mi dici?
che non hai mai letto la “Dives in Misericordia”…
Giovanna, mi sa che questo non è Giannino. Qualcuno a noi noto sta scippando il suo nick.
Tutto si risolverebbe se il sistema validasse solo un account da un ID.
Se il nome di Giannino Stoppani venisse da due ID differenti a breve distanza di tempo, uno dei due sarebbe fasullo e dunque bloccato.
Un solo account appoggiato ad un solo indirizzo mail verificabile da un solo ID, e i troll svaniscono come neve ad agosto in riva al mare.
L’ID è dinamico, ogni tanto cambia, però almeno gli si mette i bastoni fra le ruote per un po’ ai disturbatori.
Io mi auguro che questo non sia il caso, ma scippare un nick e postare a suo nome, è grave.
Come se uno facesse delle dichiarazioni balorde usando il mio nome in pubblico.
Roba da querela.
Scusate, ma stavolta non è il trollonzo.
A conferma di ciò scrivo:
1) è vero che si può dire che non ho letto la “dives misericordia” (sono ignorante e ciuco, mea culpa!)
2) non sono un “fan” di Socci, per il quale nutro simpatia per il solo fatto che da buon toscano, anzi da buon senese (che vuol dire toscano al cubo!), ha innato un sano disprezzo per l’autorità umana che gli consente di rimanere pervicacemente delle sue idee per quanto a bischero siano.
3) ci tengo a precisare, più per amor di verità che per altro, che la differenza tra Bergoglio e Wojtila, non essendo in grado di valutarla sul piano del magistero, la rilevo più che altro sul piano mediatico, nel senso che, vai a sapere perché, a uno come Giovanni Paolo II certe supposte “aperture” dottrinali nessuno si sarebbe manco sognato di attribuirgliele. Tutto lì.
4) quando ho rilevato il fatto che lo sconcio delle unioni omosessuali (in attesa di altro che di sicuro ha da venire!) sia stato perpetrato con metodi autoritari proprio quando ci sono in sella certi personaggi, mi pareva scrivere un’ovvietà.
Se lo intendi in senso cronologico o di cronotassi è vero, ma Giovanna, come altri, non comprende perché inserisci il Papa tra Renzi e Mattarella, come se ci fosse una sua collaborazione attiva. È questo che ci sembra irriguardoso.
Che vi sia “collaborazione attiva” neanch’io, che sono irriguardoso per natura, ho ardito a scriverlo.
Però non posso fare a meno di domandarmi e domandarvi come avrebbe affrontato certe tematiche uno come San Giovanni Paolo II.
Giannino, per quanto possa interessare, mi trovi pienamente daccordo. Personalmente mi sento in linea con Messori che pur rimanendo nel pieno rispetto lascia trasparire un certo disagio per come sia “facile” strumentalizzare le dichiarazioni di papa Francesco.
Non sai quante volte mi sono sorpreso a chiedermi: se ci fosse stato Giovanni Paolo II!
L’unica cosa che posso fare è pregare per lui, come d’altra parte chiede sempre di fare.
Mi pare di poter dire che Messori abbia colto l’essenza del problema e che l’abbia pure spiegato meglio.
Sarà mica perché Messori è di gran lunga meno ignorante e ciuco di me?
Scusa, Giovanna, non è vero che leggere Socci fa male, e non è necessario leggere Socci , basta avere un po’ gli occhi aperti! E’ un amaro in bocca che ci lascia certa indifferenza, capisci? In ultimo, la quasi indifferenza ai 30.000 in piazza Vaticano per l marcia della vita, prima il Circo Massimo addirittura osteggiato -non da tutti, certamente ,grazie a Dio, la legge Cirinnà che si imponeva nell’indiffernza quasi totale del popolo cristiano -clero compreso…; insomma!, se è vero che Gesù Cristo abita nei nostri cuori e nelle nostre famiglie, meglio dirne una in più che una in meno a difesa dei piccoli indifesi(abortiti, comprati, ordinati, ecc) e della famiglia piccola Chiesa domestica!
Santa Caterina da Siena:”AVETE TACIUTO ABBASTANZA. E’ORA DI FINIRLA DI STARE ZITTI! GRIDATE IN CENTOMILA LINGUE. IO VEDO CHE A FORZA DI SILENZIO I LMONDO è MARCITO”;
E’ tutto.
Guarda, Susanna, che , per certi versi, la penso come te, la vivo come te, e anche come Giannino e Pepito, ma non credo che la strada per uscirne sia questa.
Comunque troppo complicato parlarne in poche righe, senza guardarsi negli occhi , si rischia di banalizzare.
Diciamo che condivido la linea di Tempi, mi ritrovo molto in questo tipo di sguardo sulla realtà e sulla Chiesa.
Anche il sito Uccr mi aiuta molto, anche la Nuova bussola quotidiana.
Mentre Socci mi fa male, almeno questa è la mia esperienza.
Giovanna ha ragione. Fare dietrologie anticlericali, lanciarsi in apocalittiche disperate o passare il tempo a delegittimare il Vicario di Cristo è quanto di più inutile alla causa cattolica., e Socci non lo ha ancora capito.
Socci non è un menzognero: ha la passione della Verità, no è un ipocrita e combatte l’ipocrisia come lui ritiene sia giusto: è libero, ed è un giornalista (cattolico, e pure appassionato!!)…e, soprattutto, ha mai MALEDETTO i l Papa…dice quel che pensa. Giusto? Sbagliato? E chi sono io?
Che Socci abbia cuore è vero, ma è da un po che sta deviando e quello che scrive sul Papa è cattolicamente inaccettabile.
Tante sono le affermazioni cattolicamente inaccettabili anche da chi meno te l’aspetti -e ti aspetti che scaldino il tuo cuore cattolico. Tuttavia, ognuno ha le proprie vedute. Cordialità.
Nenache io leggo gente come Enzo Bianchi. Ma da qui a dire le cose di Socci ce ne passa. Nulla detto da altri toglie la gravità oggettiva delle affermazioni di Socci. Meglio se leggi altro.
Eh già!
Antonio Socci e Padre (?) Enzo Bianchi sono agli antipodi, anzi agli “antilopi”.
Chi sarà il più ganzo e dunque il preferito dai “fan” di Francesco?
Provo a indovinare?
Cara Susanna, leggi quello che ti garba e non dar retta ai censori.
La Verità è una Persona.
Non so se ti riferivi a me, in quanto “censore, Giannino, ma noto che a volte prendi le frasi un pò alla lettera, per poi cascare dal pero se te lo si fa notare .
In ogni caso, leggi un pò chi ti pare, io dico che leggere Socci fa male , per i motivi che ben detto Uber , e si vede pure.
Sono solo di passaggio anche per un saluto agli amici.
Non credo che leggere faccia male, meno che mai Socci che a mio avviso con le sue critiche sbaglia solo sul “non è Francesco”. Non credo possibile che il papa voglia o POSSA fissare verità di fede che sono contro un magistero che dura da oltre 2000 anni. Nel suo insegnamento, rivolto alla Chiesa universale, non può essere eretico. Non si può minimamente mettere in dubbio questo. Del resto non è mai successo neppure nei secoli più bui della storia della Chiesa. Solo che oggi ho l’impressione che si adotta una strategia di comunicazione che cerca consenso, genera confusione, spiazza i fedeli e si presta ad interpretazioni di comodo per chi riscrive il vangelo ispirandosi a repubblica o al fattaccio. Ma nel contempo credo che Socci, per altro verso, commette lo stesso errore (anzi per certi versi più grave) degli “estimatori” che creano un papa che non c’è … lui l’elimina del tutto. Cosa intende Socci che siamo senza Papa? Che si è interrotto il “sarò con voi fino alla fine dei tempi”?
No, Giovanna, non mi riferivo a te in particolare.
Quanto a quel che “si vede pure” che invece si riferiva evidentemente a me, forse perché ho commesso l’abominio di aver chiamato Bergoglio col suo cognome, contraccambio volentieri codesta sincera correzione fraterna facendoti notare che da un pezzo a questa parte ti mostri talmente permalosa da sembrare vittima di una specie di sindrome pre-mestruale permanente, ma certi riferimenti agli ormoni non li posso fare, sennò sembro sessista.
Giannino, mi spiace, con quel “si vede” non mi riferivo affatto a te e vediamo chi ha la coda di paglia !
Uno a uno, palla al centro.
Sempre con simpatia : non mi scandalizzo certo per qualche divergenza, seppure non proprio banale, figurati, la penso diversamente persino da mio marito, cui voglio un mondo di bene,che dovrei fare , acciaccarlo 🙂 ?
(In quanto alle battutine sessiste, non mi fanno né caldo né freddo.)
Bé, Toni, allora siamo d’accordo, se Socci sbaglia “solo” su queste sciocchezzuole !
Ciao, Toni.
Giovanna, fai bene a volere un mondo di bene a tuo marito: è un sant’uomo!
E comunque siccome di una donna non si può dire che “ha le palle girate”, bisogna ripiegare sulla sindrome pre-mestruale (per le giovani) o sulla “luna storta” lo stesso più generico, oppure sulla carampana inacidita…
Sicché, anche se tu non l’hai notato, io t’avevo fatto anche un mezzo complimento. 🙂
Spero che questa faccina capiti nel punto giusto.
In ogni caso è per Giannino : 🙂
Quanno ce vò, ce vò !
Su una cosa sono (incredibile?) d’accordo con l’articolo: l’aver voluto creare un nuovo istituto giuridico relativo alle coppie omosessuali invece di consentire l’accesso al matrimonio delle stesse, è discriminatorio per le coppie eterosessuali. E infatti mi aspetto che a breve una coppia etero chiederà di accedere all’unione civile così come definita dalla legge Cirinnà, e si andrà alla corte costituzionale.
In fondo, l’unione civile è simile al matrimonio per quanto riguarda diritti e doveri ma:
non prevede l’obbligo di fedeltà
non prevede la separazione ma direttamente il divorzio
due “privilegi” che è ingiusto e discriminante riservare solo alle coppie omosessuali. E se (come è quantomeno possibile, se non probabile) questa discriminazione verrà tolta, non saranno le coppie di fatto a ricorrere a questo nuovo istituto (se una coppia non vuole/può formalizzare il proprio rapporto non lo farà)