Tutto sul reddito di cittadinanza. Requisiti, importi, istruzioni, sanzioni

Dal prossimo 6 marzo sarà possibile presentale le domande per ottenere il famoso reddito di cittadinanza. Si tratta di un sostegno per le famiglie in difficoltà che nel contempo mira al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale dei componenti del nucleo familiare che ne hanno bisogno. Il beneficio economico, che in realtà consiste in un’integrazione mensile del reddito familiare, è accreditato mensilmente su una nuova carta prepagata realizzata da Poste italiane (appartenente al circuito Mastercard) diversa da quelle rilasciate per altre misure di sostegno: la cosiddetta “Carta Rdc”. Il sussidio sarà fruibile per 18 mesi, rinnovabili se sussistono tutti i requisiti previsti. Ma vediamo come funziona nel dettaglio.

I requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno

Il richiedente deve essere cittadino maggiorenne italiano o dell’Unione Europea, oppure, suo familiare che sia titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. È, inoltre, necessario essere residente in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.

I requisiti economici

Il nucleo familiare deve essere in possesso di:

Altri requisiti

Per accedere alla misura è inoltre necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda:

Gli importi

Il beneficio economico si compone di due parti:

L’importo complessivo, sommate le due componenti, non può comunque superare i 9.360 euro annui (780 euro mensili), moltiplicati per la scala di equivalenza.

Il versamento del beneficio decorre dal mese successivo alla richiesta e viene erogato per un periodo continuativo massimo di 18 mesi. Potrà essere rinnovato, previa sospensione di un mese, prima di ciascun rinnovo. La sospensione non è prevista nel caso della Pensione di cittadinanza.

Come presentare la domanda

Ci sono tre diverse modalità per presentare la domanda per ottenere il reddito di cittadinanza e cioè:

Cosa avviene dopo la presentazione della domanda

Le informazioni contenute nella domanda del Reddito di cittadinanza sono comunicate all’Inps entro dieci giorni lavorativi dalla richiesta. L’Inps, entro i successivi 5 giorni, verifica il possesso dei requisiti sulla base delle informazioni disponibili nei propri archivi e in quelle delle amministrazioni collegate e, in caso di esito positivo, riconosce il beneficio che sarà erogato attraverso un’apposita carta di pagamento elettronica (Carta Rdc) che, attualmente, viene emessa da Poste italiane.

Come si potrà utilizzare

Oltre all’acquisto di beni e servizi di base, la carta consentirà di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base al numero di componenti il nucleo) ed effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo.

È vietato l’utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità. Ai beneficiari della Carta sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate.

Se l’importo non viene prelevato

Il beneficio deve essere fruito entro il mese successivo a quello di erogazione. L’importo non speso o non prelevato viene sottratto nella mensilità successiva, nei limiti del 20% del beneficio erogato. Fanno eccezione gli importi ricevuti a titolo di arretrati. È prevista inoltre la decurtazione dalla Carta degli importi complessivamente non spesi o non prelevati nei sei mesi precedenti, ad eccezione di una mensilità. Le modalità di monitoraggio e verifica della fruizione del beneficio e delle eventuali decurtazioni saranno definite con un decreto del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali di concerto con il ministro dell’Economia e delle Finanze.

Quando si perde il diritto

Vi sono determinate circostanze in cui il Reddito di cittadinanza può essere perso o ridotto. Si prevede la decadenza dal Reddito di cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare:

Le sanzioni per i furbetti

Chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione da due a sei anni. È prevista, invece, la reclusione da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In entrambi i casi, è prevista la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.

Se l’interruzione della fruizione del Reddito di cittadinanza avviene per ragioni diverse dall’applicazione di sanzioni, il beneficio può essere richiesto nuovamente per una durata complessiva non superiore al periodo residuo non goduto. Nel caso l’interruzione sia motivata dal maggior reddito derivato da una modificata condizione occupazionale e sia decorso almeno un anno nella nuova condizione, l’eventuale successiva richiesta del beneficio equivale a una prima richiesta.

Foto Carta Rdc da Shutterstock

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