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L’Unione Europea impari dalla Polonia a brandire l’arma del perdono

Di Leone Grotti
25 Marzo 2022
La Polonia ha già accolto più di due milioni di profughi, anche se gli ucraini non si sono mai scusati per i massacri del 1943-1945. La lezione dell'arcivescovo di Cracovia, Jędraszewski: «Noi europei non sappiamo più chi siamo. Così non potremo fermare Putin»
Rifugiati in Polonia dall'Ucraina

La Polonia ha già accolto più di due milioni di rifugiati dall'Ucraina, uno sforzo di accoglienza che ha pochi precedenti e che non è affatto scontato. Se infatti, da una parte, Cracovia percepisce chiaramente che Kiev si sta battendo anche per tutelare la libertà dell'Europa, che un domani potrebbe entrare in conflitto con le mire espansionistiche di Vladimir Putin, dall'altra non può dimenticare i massacri perpetrati a danno dei polacchi dagli ucraini alleati dai nazisti tra il 1943 e il 1945. Tra i 50 mila e i 100 mila polacchi vennero trucidati allora dal braccio armato dell'Organizzazione dei nazionalisti ucraini, il cui ideologo era Stepan Bandera.
La storia travagliata di Polonia e Ucraina
In un'intervista al National Catholic Register, l'arcivescovo di Cracovia, Marek Jędraszewski, racconta che «ogni giorno, ogni notte arrivano in Polonia ondate di rifugiati. Solo nella notte del 2 marzo sono arrivate 800 persone, quasi tutte donne con bambini piccoli. Noi stiamo fa...

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